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Da Air ad Air

Sabino Maggi Sabino Maggi Segui 26-Aug-2024 · 5 minuti di lettura
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Immagine generata da Flux Image AI.

Mia moglie aveva bisogno di un nuovo Mac perché il suo MacBook Air M1 era stato requisito dalla nostra figlia più grande.

Ma cosa scegliere? Apple ormai ha una offerta molto più articolata di quella a quattro quadranti introdotta dopo il ritorno di Steve Jobs nel 1997,1 quindi bisogna fare delle scelte.

Uno potrebbe chiedersi: cosa ce ne importa a noi lettori di questo blog del computer di tua moglie? È vero, è una questione che al mondo interessa meno di zero. Tuttavia, le esigenze di mia moglie sono molto più rappresentative di quelle dell’utente medio di quanto possano essere le mie, quindi queste considerazioni potrebbero rivelarsi utili per orientarsi un po’ meglio tra l’offerta Apple.


Per cominciare, niente computer desktop, quindi niente Mac Mini o iMac (il Mac Studio e il Mac Pro non sono certo destinati ad un utente medio come mia moglie). Io preferisco ancora i desktop, del resto uso ogni giorno sia un Mac Studio che un Mini, ma è anche vero che ho a disposizione diversi portatili ed iPad per le mie esigenze mobili.

Ma quando il computer personale è unico, non c’è dubbio, un portatile è ormai la scelta di gran lunga più pratica e flessibile. Tanto più che in pochi secondi lo si può trasformare in un vero e proprio desktop, semplicemente collegandolo ad un monitor e ad una tastiera/mouse wireless.

Anche prendere un MacBook Pro non aveva senso. Le esigenze di mia moglie sono molto basiche e qualunque Air con processore Apple Silicon è in grado di soddisfare le sue necessità per parecchi anni a venire (figlie permettendo).

Se fosse dipeso da me, avrei preso l’Air M3 da 15”, perché uno schermo di quelle dimensioni è ideale per chi trascorre l’intera giornata davanti al computer. Ma per mia moglie è molto più importante la portabilità; poter mettere l’Air in una borsa insieme a penne, libri e compiti conta molto di più di uno schermo più grande, tanto più che usa poche applicazioni e non ha bisogno di passare continuamente da una all’altra.


Alla fine rimane il MacBook Air da 13”, che è senza alcun dubbio il prodotto più equilibrato in termini di rapporto fra prestazioni e prezzo. Si trattava solo di scegliere se il modello 2022 con processore Apple Silicon M2 o quello di quest’anno con processore M3.

Ma non c’è stato molto da lambiccarsi: su Amazon, a fine luglio, il MacBook Air M2 era in offerta con uno sconto interessante mentre l’M3 era disponibile solo a prezzo pieno, con una differenza di prezzo di circa 300-400 euro a seconda del colore. Il piccolo incremento di prestazioni garantito dal processore M3, a mio avviso, non giustificava il dover spendere il 25% in più. E quindi che M2 sia.

Ho scelto il modello Mezzanotte, costava un po’ di più ma il colore è bellissimo e molto più elegante dell’Argento o Grigio siderale degli altri MacBook Air e Pro che girano per casa.


Quali considerazioni si possono trarre da questa storia?

  • Credo di averlo già scritto più volte, ma lo ribadisco anche qui: il MacBook Air è in questo momento il computer più interessante prodotto da Apple. Ha un rapporto prestazioni/prezzo davvero eccezionale ed è perfettamente in grado di soddisfare le esigenze della stragrande maggioranza degli utenti, a parte quelli davvero pro che hanno bisogno di un computer in grado di lavorare al massimo delle prestazioni per lunghi periodi di tempo.

  • Un altro asso nella manica dell’Air è la batteria, che è davvero in grado di durare per tutto il giorno (io mi porto dietro il caricatore solo quando viaggio). Il fatto che l’Air sia totalmente silenzioso può sembrare un dettaglio da poco, ma in certe situazioni si rivela estremamente utile, come in un’aula di lezione oppure di notte (so di cosa parlo, anni fa avevo un portatile le cui ventole erano sempre attive e facevano il rumore di un aereo al decollo).

  • Non ha senso spendere troppo per comprare un computer solo nel caso servisse. Il mercato elettronico è tumultuoso e quello che oggi è il top, venduto a prezzi premium, domani diventerà la norma e dopodomani sarà obsoleto. Di conseguenza, è preferibile acquistare il modello di computer che ci serve davvero oggi, magari utilizzando i soldi risparmiati per aggiornarlo (leggi sostituirlo) più spesso. Senza dimenticare che, a differenza di 20-30 anni fa, un computer di qualità odierno è in grado, anche dopo alcuni anni, di eseguire tutto ciò che gli viene richiesto senza particolari rallentamenti.

  • Il discorso appena fatto non vale per i computer da supermercato, quelle ciofeche da 500 euro che riescono a valere molto meno di quello che costano. Se avessi solo 500 euro da spendere, preferirei prendere un modello di qualità usato piuttosto che buttare i miei soldi in oggetti che, dopo un anno (e sono ottimista!), sono letteralmente da buttare via.

  • Infine, e mi dispiace molto dirlo, i computer desktop non se la passano affatto bene. Sono ancora indispensabili per chi ha bisogno di potenze di calcolo elevate o li tiene sempre accesi, magari utilizzandoli da remoto come se fossero server, ma la stragrande maggioranza degli utenti preferisce, giustamente, la flessibilità e la comodità di un portatile. Tanto più che il problema della durata della batteria, che una volta costringeva a cercare di continuo una presa elettrica, è stato sostanzialmente superato nei portatili Apple, che ormai sono in grado di funzionare senza alimentazione per l’intera giornata lavorativa. Anche nei portatili di qualità con Windows, in particolare quelli con processore ARM, questa limitazione sta diventando sempre meno significativa.

  1. Senza arrivare, per fortuna, alle assurdità dei produttori di PC, i cui prodotti impronunciabili differiscono spesso solo per particolari risibili. 

Sabino Maggi
Pubblicato da Sabino Maggi Segui
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