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La prima email dallo spazio

Sabino Maggi Sabino Maggi Segui 10-Aug-2024 · 2 minuti di lettura
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Fonte: Quora.

Dal diario di bordo dello Space Shuttle Atlantis, 10 agosto 1991.

Oggi, non c’è molto da segnalare. La giornata è trascorsa tra i soliti esperimenti scientifici e la normale manutenzione della navicella. Ci siamo accorti che il sistema di raffreddamento di APU-2 non funziona, speriamo che non ci dia problemi al ritorno.

Un membro dell’equipaggio mi ha fatto notare che ieri non ho annotato sul diario l’invio del primo messaggio elettronico dallo spazio, che diceva più o meno:

“Ciao Terra! Saluti dall’equipaggio STS-43. Questo è il primo AppleLink dallo spazio. Ci stiamo divertendo un mondo, vorremmo che foste qui,… mandate altro carburante! Buona giornata…… Haste la vista, baby,… torneremo!”

Ha ragione, ma mi sembrava una cosa così… inutile. Chi mai vorrà usare sulla Terra un computer portatile – portatile per modo di dire, il Macintosh Portable che abbiamo usato per mandare il messaggio pesa ci hanno dato in dotazione pesa 17 libbre (che e equivalgono a quasi 8 chilogrammi, ndt) – per mandare un brevissimo messaggio scritto, quando una telefonata è molto più pratica? E poi un telefono lo trovi dappertutto, non hai mica bisogno di portartelo dietro!

Post Scriptum. Da ingegnere, mi piacerebbe vedere come è fatto dentro questo benedetto Macintosh Portable. Mi hanno detto che i vari pezzi si incastrano uno con l’altro come in un puzzle, appena siamo sulla Terra voglio proprio vedere se è vero.”s


L’annotazione riportata qui sopra è inventata di sana pianta, ma i fatti sono veri, il Macintosh Portable è stato il primo computer che ha inviato una e-mail dallo spazio, nel corso della nona missione (STS-43) dello Space Shuttle Atlantis dell’agosto 1991.

Non era la prima volta che un Macintosh Portable veniva inviato in orbita, era già successo l’anno precedente nel corso della missione STS-41. La NASA voleva verificare se un computer con interfaccia grafica potesse essere utilizzato in modo efficace nello spazio, al posto dei tradizionali computer a linea di comando, studiando in particolare l’usabilità di un mouse o un trackpad in condizioni di gravità zero.

Durante la missione del STS-43 furono provati ben quattro diversi dispositivi di puntamento: il trackball integrato nel Portable, un mouse e un trackball di terze parti e infine una leva di comando di un aereo con una piccola trackball montata sulla sommità.

Non è chiaro se alla fine abbiano funzionato o no ma, a dispetto dello scetticismo del redattore del diario di bordo, quel Mac adattato dalla NASA per l’uso in orbita è passato alla storia proprio per aver inviato la prima e-mail dallo spazio.

Eh sì, ormai il telefono ce lo portiamo veramente sempre dietro!

Sabino Maggi
Pubblicato da Sabino Maggi Segui
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