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Apple abbiamo un problema: uno sguardo ai bachi di macOS Sonoma (aggiornamento)

Sabino Maggi Sabino Maggi Segui 31-May-2024 · 3 minuti di lettura
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Immagine generata dall’IA di Microsoft Designer.

Un paio di mesi fa ho elencato alcuni bachi più o meno gravi di Sonoma di cui mi sono accorto mentre prendevo confidenza con l’ultima versione di macOS, prima sul nuovo Mac Studio M2 Ultra e poi sul Mac Mini M1 di casa.

In quel momento stavo usando macOS Sonoma 14.3, che poco dopo ho aggiornato sul Mini alla versione 14.3.1. Con questa minor release Apple ha corretto un paio dei bachi descritti, in particolare il baco relativo allo svuotamento del Cestino in uno Spazio a casaccio e quello che impediva di dare un nome decente ai file PDF generati dalla funzione di Stampa.

Poiché uso la funzione di Stampa (virtuale) dei PDF soprattutto in Firefox, mi è venuto il dubbio che quest’ultimo baco fosse legato al browser piuttosto che al sistema operativo. Ma non è così. Sul Mini aggiornato il problema è scomparso, ma il Mac Studio, rimasto più a lungo alla versione 14.3, ha continuato a darmi fastidio nonostante avesse esattamente lo stesso browser del Mini.

Ora su entrambe le macchine è installato macOS 14.5 e anche sul Mac Studio il problema dei nomi dei PDF è scomparso. Tutti gli altri bachi segnalati continuano invece a presentarsi allegramente. Anzi, con questo post aggiungo due nuovi bachi, uno dei quali è finito immediatamente in cima alla mia lista di seccature.


Il primo me l’ha segnalato Mimmo (grazie!) ai tempi di Sonoma 14.3 e riguardava Safari che ogni tanto nascondeva il testo contenuto nella selezione, come si può vedere nell’immagine qui sotto.

Non è un problema gravissimo, mi rendo conto, ma sorprende in un prodotto di un’azienda attenta ai minimi dettagli come Apple. L’avranno pensato anche dalle parti di Cupertino, dato che sembra essere stato risolto con il passaggio dalla versione 14.3 alla 14.5. Meglio così.


L’altro baco è così evidente che non capisco come mi sia sfuggita prima: ogni volta che apro una cartella con un gran numero di file, il Finder di Sonoma impiega un’eternità a mostrarli.

Da anni utilizzo un disco esterno USB per tenere tutto ciò che desidero conservare ma che non ho bisogno quotidianamente. Alcune cartelle contengono migliaia e migliaia di file, ma fino ad ora la visualizzazione del loro contenuto è sempre stata istantanea, o quasi. E questo anche se il disco è (o meglio era, ma di questo parlo dopo) un semplice disco meccanico, di qualità ma pur sempre meccanico.

Con Sonoma improvvisamente è cambiato tutto: ogni volta che apro una cartella molto piena, mi tocca aspettare diverse decine di secondi prima di vederne il contenuto. E quando dico decine di secondi intendo 40, 50, persino 60 secondi per una cartella con dentro 1.000-2.000 elementi. Che saranno tanti, ma non sono certo la fine del mondo.

La cosa strana è che fino a Monterey, con lo stesso disco esterno, la visualizzazione era praticamente istantanea, quindi escludo che sia un problema di lentezza del disco o del collegamento con il Mac.

Per togliermi il dubbio ho perfino acquistato un disco SSD NVMe da 2 TB, che ho installato in un hub esterno collegato al Mini tramite la porta USB-C. Ora la visualizzazione del contenuto delle cartelle è più veloce (e ci mancherebbe!) ma sempre molto meno veloce di quello che sarebbe normale aspettarsi. A occhio ci mette la metà del tempo di prima, che per un SSD NVMe, anche se esterno, mi pare comunque un risultato inaccettabile.

Spero che Apple si sia accorta del problema e che ci metta una pezza con macOS 15. Altrimenti mi toccherà davvero scrivere un bug report, e non ne ho la minima voglia.

Sabino Maggi
Pubblicato da Sabino Maggi Segui
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