– Immagine generata dall’IA di Microsoft Designer.
Uso il Mac per lavorare e quindi sono sempre restio ad aggiornare macOS troppo velocemente. In genere preferisco aspettare che la versione corrente maturi e qualche volta la salto completamente, magari perché ho letto un report particolarmente negativi o perché non mi ha convinto dopo averla usata su qualche computer di amici o colleghi (l’ho fatto ad esempio con Sierra, con Catalina e con Ventura).1
Finora quindi tutti i Mac sotto il mio controllo, quelli che uso personalmente e quelli della famiglia, erano fermi a Monterey, che mi piace, è stabile, è veloce, ed è compatibile con tutte le applicazioni che uso ogni giorno (e sono parecchie).
Con il mio nuovo Mac Studio ho dovuto fare una eccezione, perché arriva con Sonoma preinstallato e comunque non credo sia compatibile con Monterey. Forse lo è con Ventura, ma Ventura è una delle versioni sulla mia lista nera, quindi che senso avrebbe usarlo?
Premessa
Sonoma mi ha indispettito sin dal giorno in cui ho letto che non avrebbe più permesso di convertire nativamente un file PostScript o EPS (Encapsulated PostScript) in un PDF. Lo so, oggi pochi usano PostScript e per convertire i miei vecchi file EPS posso sempre usare Ghostscript o un emulatore al posto di Anteprima
, ma è un fatto quasi filosofico: macOS è un sistema operativo molto complesso e costituito da migliaia e migliaia di componenti che si incastrano uno nell’altro, davvero non c’era più spazio per mantenere il supporto per i file PostScript/EPS? 2
Appena ho iniziato ad usare Sonoma sul Mac Studio mi sono accorto che la mia contrarietà aprioristica aveva un fondamento reale, perché Sonoma è afflitto da un bel po’ di bachi incomprensibili che non rendono giustizia a quello che può fare davvero il Mac Studio.
I bachi di Sonoma
La maggior parte dei bachi di Sonoma di cui mi sono accorto si verificano nel Finder e negli Spazi, il primo usatissimo da tutti gli utenti di macOS, l’altro meno diffuso fra i normali utenti ma presumibilmente popolare fra gli sviluppatori del sistema operativo. Alcuni bachi, poi, sono così evidenti che mi sembra davvero strano che non siano stati corretti nel corso del beta-testing, né nei vari aggiornamenti che si sono succeduti in questi mesi. In ogni caso, sono tutti bachi presenti in Sonoma 14.3, la versione attualmente installata sul Mac Studio.
L’elenco che segue è più o meno in ordine di importanza (personale), partendo dai bachi, diciamo così, più veniali, piccole seccature che non incidono sull’esperienza d’uso di macOS Sonoma, e arrivando fino a quelli davvero mortali e ingiustificabili.
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Subito dopo l’installazione di Sonoma, sfogliando la rete da un altro Mac, l’icona del Mac Studio appare come un punto interrogativo, mentre quella degli altri Mac pre-Sonoma è normale. Dopo alcune ore anche l’icona del Mac Studio torna alla normalità.
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Ogni tanto, il messaggio di conferma dello svuotamento del Cestino appare in uno Spazio diverso da quello in cui si è eseguito il comando. Succede anche in Monterey, è vero, ma in quest’ultimo il Finder si sposta automaticamente nello Spazio del messaggio, permettendo di cliccare sul tasto di conferma. In Sonoma questo non succede e, non riuscendo a vedere il messaggio, si continua a provare a svuotare il cestino inutilmente.
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Se usiamo la funzione
Stampa
per generare un file PDF di un documento o di una pagina web, il file PDF non assume automaticamente il nome del documento di origine ma risulta essereSenza titolo
. Mai successo prima ed è una cosa davvero seccante. Possibile che gli sviluppatori di macOS non generino mai un file PDF?Ho l’impressione che il baco sia legato alla rimozione del supporto PostScript, ma non metterò la mano sul fuoco per questo.
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Siamo in una finestra del Finder e abbiamo impostato la modalità
Allinea alla griglia
. Se trasciniamo un gruppo di file sotto il limite inferiore della finestra premendo contemporaneamente il tasto CMD (⌘) e poi rilasciamo il mouse, le icone più in basso non vengono più visualizzate, dando l’impressione che i file siano scomparsi.3Per tornare a vederli, bisogna cambiare modalità di visualizzazione, scegliendo ad esempio di mostrare la lista dei file (CMD (⌘)-2) e tornando poi alla vista per icone (CMD (⌘)-1), oppure ci si deve spostare nella cartella superiore per poi tornare indietro, oppure si deve semplicemente chiudere la finestra corrente ed aprirne una nuova, selezionando di nuovo la cartella su cui stiamo lavorando.
Le figure qui sotto mostrano quello chi succede. La prima immagine mostra una cartella del Finder contenente una raccolta di documenti e altre cartelle.
Qui ho selezionato alcuni file e li ho spostati in basso premendo contemporaneamente il tasto CMD (⌘) (se non lo usassi, una volta oltrepassato il bordo inferiore i file più in basso si sposterebbero nella parte superiore della finestra). Questa operazione dovrebbe ingrandire la finestra virtuale del Finder, facendo comparire la barra di scorrimento, ma su Sonoma questo non succede e sembra che i file siano scomparsi.4
Passando alla vista come lista di file e ritornando poi alla vista per icone compare finalmente la barra di scorrimento, rendendo evidente che ci sono altri file sotto il bordo inferiore.
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Strettamente legato al baco precedente è questo: se apro una cartella del Finder dove è attiva la modalità
Allinea alla griglia
e vi aggiungo un nuovo file, questo a volte non è visibile finché non eseguo una delle operazioni descritte prima. La stessa cosa succede creando o copiando una nuova cartella. Per non farsi mancare niente, questo baco si verifica in modo casuale, a volte va tutto bene altre no, generando ancora più confusione nel povero utente alle prese con il Finder di Sonoma. -
Supponiamo di avere due finestre sovrapposte in uno Spazio, diciamo lo Spazio numero 1. Se clicchiamo con il mouse sulla barra della finestra che sta sopra e, tenendo sempre premuto il pulsante del mouse, usiamo le combinazioni di tasti CTRL(⌃)-2 e CTRL-1 per spostarci nello Spazio numero 2 per poi tornare in quello di partenza, al ritorno nello Spazio iniziale la finestra viaggiatrice finisce sempre sotto quella rimasta ferma.
</div>
Se ci sono tre o più finestre parzialmente sovrapposte, quella che va avanti e indietro fra gli Spazi finisce sempre **sotto** la finestra che ha ricevuto il _focus_ prima della finestra _viaggiatrice_, ma **sopra** tutte le altre finestre del Finder.
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</div>
Questo giochetto avviene solo con le finestre del Finder: se si sovrappone una finestra del Finder a una, diciamo, di Safari, la finestra del Finder che viene spostata fra uno Spazio e l'altro ricompare nello Spazio originale sempre sopra quella di Safari, proprio come dovrebbe essere.
<div class="embed-container">
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src="https://www.youtube.com/embed/SVtTsi-NVa4"
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</div>
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Chi ha visto i video qui sopra si sarà accorto di un’altro problema molto, ma molto serio: ogni volta che si trascina una qualunque finestra da uno Spazio all’altro si verifica uno sfarfallio evidente dello sfondo della finestra, che potrebbe essere legato al codice che la ridisegna.
</div>
Succede sul potentissimo Mac Studio, e succede sui Mac meno performanti (grazie Mimmo!), ma non è mai, mai, mai successo in tutte le versioni precedenti di macOS.[^5]
La cosa strana è che questa è una operazione comunissima per chi usa regolarmente gli Spazi, e mi pare incomprensibile che gli sviluppatori non se ne siano accorti oppure che, se l'hanno fatto, non abbiano posto rimedio prima del rilascio del sistema operativo. Ragazzi, ma è possibile che con i computer ultrapotenti che abbiamo oggi dobbiamo attendere mezzo secondo per ridisegnare una finestra?
Conclusioni
Questi sono i bachi di Sonoma di cui finora mi sono accorto personalmente. La lista non è di certo esaustiva, ma riflette la mia particolare modalità d’uso di macOS, fra cui un utilizzo continuo degli Spazi (che trovo molto più comodi di una configurazione multi-monitor). delle operazioni di trascinamento nel Finder e delle combinazioni di tasti.
Come abbiamo appena visto, Sonoma ha introdotto parecchi bachi più o meno gravi, ma macOS è affetto anche da tanti bachi d’epoca, bachi che esistono da anni e che Apple si rifiuta di correggere o non considera tali. Ma di questi leggerete nel prossimo articolo.
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Nei confronti delle versioni più recenti di macOS non sono ostile come Riccardo Mori, però ammetto che quello che scrive tocca più di un nervo scoperto. ↩
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Qui potrei partire con una lunga sparata sul fatto che i nostri documenti su computer rischiano di non essere più leggibili nel giro di pochi anni a meno che non ne abbiamo fatta una copia su carta, ma ve la risparmio perché non è il vero argomento di questo post. ↩
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A cosa serve una operazione del genere? Ad esempio a fare spazio a nuovi file che, per qualche motivo, si vogliono sistemare prima di quelli preesistenti mantenendo l’ordine delle icone già presenti, oppure per aver modo di riordinare a mano i file. ↩
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Inutile dire che nelle
Impostazioni di Sistema
ho scelto di avere le barre di scorrimento sempre attive. ↩