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Cinque ragioni

Sabino Maggi Sabino Maggi Segui 25-Sep-2023 · 4 minuti di lettura
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Fonte: Pinterest.

Il blog è stato fermo per quasi due mesi, purtroppo è stata una estate pieni di impicci casalinghi e di lavoro, e solo ora riesco ad avere il tempo per mettermi di nuovo alla tastiera a scrivere. Nel frattempo però non ho smesso di buttare giù le idee per i nuovi post, come questo qui sotto che, anche se arriva in ritardo, non ha perso la sua attualità. Di conseguenza, buona lettura!


L’Oscar per l’articolo più inutile dell’estate va a Thomas Rau, che ad agosto pubblica su PCWorld le Cinque ragioni convincenti per comprare un portatile con Windows invece di un MacBook. Traducendo letteralmente, queste sarebbero:

  1. Un’ampia gamma di software per i portatili Windows;
  2. Un’ampia scelta di modelli diversi;
  3. I portatili Windows sono più economici;
  4. I portatili Windows sono più facili da aggiornare e riparare;
  5. Con un portatili Windows sono necessari meno adattatori, o addirittura nessuno.

Il motivo numero 1 poteva essere vero venti e più anni fa, ai tempi di Mac OS 9, quando il Mac rappresentava davvero una piattaforma di nicchia per amatori affezionati. Ma oggi?

Oggi la maggior parte del software è multipiattaforma o gira direttamente sul web, le uniche categorie di software nella quale Windows domina incontrastato sono le utility di manutenzione del sistema e gli strumenti di sicurezza (anti-virus, anti-malware, anti-phishing, anti-tutto).

Bella soddisfazione! Quando devo usare un computer con Windows passo un sacco di tempo con loro, per sistemare qualcosa che non va nel sistema, quando uso macOS o Linux penso a lavorare e basta.1

Per quanto riguarda i motivi numero 2 e 3 è vero, ci sono in giro un sacco di portatili con Windows di tutte le fogge e per tutte le tasche. Ma questo significa che ci sono anche un sacco di fregature, perché i portatili economici durano in genere lo spazio di un mattino, o poco più, e quelli di qualità… già, sono costosi, perché non ci sono scorciatoie, la qualità, quella vera, non è gratis.

E se devo spendere 1.500 o 2.000 euro per un portatile con Windows, dovendo pure accettare tutti i grattacapi che mi darà il sistema operativo, beh mi tengo stretto il mio MacBook Air o Pro e dormo più tranquillo.

Il motivo numero 4 è l’unico che abbia un senso, almeno secondo me, perché purtroppo è vero che più passa il tempo e più i MacBook diventano difficili da aggiornare o da riparare.

Ci sono dei motivi tecnici, perché se un processore come l’M1/M2 degli ultimi MacBook contiene in un unico blocco anche il processore grafico e la RAM, e se per tenere dietro alla velocità mostruosa del processore bisogna integrare sulla scheda madre anche i componenti della memoria di massa (l’SSD per capirci), c’è davvero poco da aggiornare, a meno di non avere competenze tecniche molto superiori alla media.

E poi ci sono dei motivi pratici, come il desiderio della maggior parte di utenti di avere dei MacBook sempre più sottili e leggeri e con una batteria che dura all’infinito, cosa che implica la necessità di rimuovere tutto ciò che non è indispensabile o che riduce le dimensioni della batteria, primi fra tutti i meccanismi che permettono di accedere facilmente all’interno del portatile.

Non a caso anche i portatili con Windows stanno seguendo la stessa china, sempre più sottili, sempre più leggeri, e di conseguenza sempre più chiusi.2 È una questione di fisica, piaccia o no non ci si può fare niente.

E veniamo infine al motivo numero 5. Qui non so se ridere o se piangere, perché di cavi, cavetti e adattatori siamo pieni e non sarà certo un adattatore in più o in meno a fare la differenza.

E poi, non sono proprio i produttori di portatili Windows ad ostinarsi ad usare i connettori a barilotto, quelli a forma di cilindro con un foro nel mezzo di mille fogge e dimensioni diverse, invece di adottare un connettore di alimentazione standard come l’USB-C dei MacBook più recenti?


Per la cronaca, in parallelo all’articolo di Thomas Rau Macworld ha pubblicato le Cinque ragioni per comprare un MacBook invece di un portatile Windows. Sarò di parte, ma le trovo ben più convincenti.

  1. Al più sul Mac faccio ogni tanto una scansione manuale con Malwarebytes, così tanto per non perdere l’abitudine. 

  2. Ma con una durata della batteria che non può minimamente competere con quella dei MacBook. Se Intel e AMD non riusciranno a produrre in tempi brevi processori più efficienti dal punti di vista energetico, è prevedibile che anche i portatili Windows adotteranno sempre più i processori ARM, che sono gli unici in grado di garantire allo stesso tempo prestazioni elevate e consumi ridotti. 

Sabino Maggi
Pubblicato da Sabino Maggi Segui
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