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ChatGPT al bando: come aggirare il blocco e vivere felici

Sabino Maggi Sabino Maggi Segui 3-Apr-2023 · 2 minuti di lettura
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Si può commentare una cretinata? Come la decisione del Garante per la privacy, che ha bandito ChatGPT dal territorio nazionale, aprendo contestualmente la solita “istruttoria” che finirà, come sempre, in una gigantesca bolla di sapone?

Secondo il Garante, ChatGPT mette i nostri dati personali a rischio, cosa in parte condivisibile, ma dov’era il Garante negli ultimi 10 anni quando Google, Facebook, Microsoft e compagnia bella hanno fatto strame impunemente dei nostri dati personali?

ChatGPT è più pericolosa, visto che crea un mondo tutto suo in cui è difficile distinguere il vero dal falso? Ma allora Bing è persino peggio, Bing ha letteralmente inventato articoli che non ho mai scritto e che non esistono proprio, ficcandoli però in un contesto plausibile in cui sembrano veri. Ma Bing viene da mamma Microsoft e si sa, la mamma non si tocca, né in Italia né altrove.

E poi, siamo seri, ma davvero qualcuno pensa che bloccare ChatGPT in Italia, nella sola Italia, serva a bloccare questo sistema di (poca) intelligenza artificiale che sta creando scompiglio in tutto il mondo? A me una decisione del genere fa pensare ai magistrati degli anni ‘70, che censuravano certi film ritenuti “scollacciati”, creando un’attesa e un interesse che altrimenti non avrebbero mai avuto.


Ma la decisione del Garante è ancora più puerile perché ci vuole davvero pochissimo per aggirarla, e non servono nemmeno conoscenze tecniche particolari per farlo.

Se provo ad andare sul sito di ChatGPT dal mio solito Firefox (ma vale lo stesso per qualunque altro browser) mi ritrovo con un messaggio che mi informa che l’accesso a ChatGPT dall’Italia è stato disabilitato.

Cha fare? Aspettare tempi migliori? Lasciare perdere il computer e andare a coltivare la terra, cosa che magari di questi tempi darebbe più soddisfazioni? Niente affatto, perché ci basta scaricare Opera, installarlo sul nostro Mac (o su un computer su cui gira Windows o Linux), attivare dalle preferenze dell’applicazione la VPN gratuita integrata,

per tornare ad avere ChatGPT attivo sul nostro computer.

Funziona solo sui sistemi operativi desktop, perché Opera per iOS e, credo, anche la versione per Android non integrano la VPN, ma è già qualcosa.

C’è da dire che ogni volta che cercherete di recuperare una chat precedente vi verrà chiesto se siete davvero degli umani, ma tutto sommato non è più una domanda così peregrina.


E se si chiede a ChatGPT cosa ne pensa della decisione del Garante italiano),

“lui” risponde in modo fumoso, nemmeno fosse un avvocato, però è chiaro che non è d’accordo. E io con lui.

Sabino Maggi
Pubblicato da Sabino Maggi Segui
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