Uso pochissimo Office di Microsoft e quasi sempre per motivi lavorativi ma devo ammettere che, a parte certe funzioni di Excel, se c’è una cosa che mi piace di Office è la sua interfaccia a ribbon, nella quale tutti i comandi (o quasi) sono raggruppati in modo omogeneo in schede ben distinte.
Il ribbon, in pratica, sostituisce i menu e rende i comandi più facilmente accessibili, dato che ciascuna scheda mostra solo i comandi legati ad una funzione ben definita, senza che l’utente debba andare a cercarli in qualche oscuro sotto-sotto-sotto-menu.
Per la cronaca, l’interfaccia a ribbon è stata introdotta in Office 2007 e, come succede spesso con le innovazioni, soprattutto quelle intelligenti, è stata inizialmente duramente contestata dagli utenti più tradizionalisti. Per fortuna è bastato poco tempo per sopire le polemiche e ormai questo tipo di interfaccia utente si è diffusa ben oltre le applicazioni Microsoft, raggiungendo perfino dei prodotti di nicchia come MATLAB, COMSOL Multiphysics o Sibelius.
Anche Apple ha adottato da tempo una interfaccia molto simile per la sua triade da ufficio, Pages, Numbers e Keynote e, come al solito, ha fatto di meglio, sia perché i comandi sono disposti sul lato destro della finestra del programma, sfruttando meglio lo spazio disponibile sui monitor moderni, più larghi che alti, sia perché il ribbon di Apple cambia in modo dinamico in base al contesto, come si può vedere negli esempi qui sotto relativi a Pages, dove i comandi disponibili nella barra laterale cambiano automaticamente a seconda che inseriamo del testo, lavoriamo su una tabella o generiamo un grafico.
E LibreOffice, l’alternativa multipiattaforma più diffusa fra le cosiddette suite per ufficio?
LibreOffice arriva di default con la classica interfaccia ad icone che, vista con gli occhi di oggi, appare davvero datata. Le icone non sono troppe, si possono rimpicciolire per occupare meno spazio sullo schermo o se ne può cambiare l’aspetto (LibreOffice -> Preferenze… -> LibreOffice -> Vista), ma il tutto continua ad avere un sapore di deja vu poco funzionale.
Ma da qualche tempo anche LibreOffice supporta una interfaccia a ribbon, che può essere attivata facilmente dal menu. Nel seguito mi riferirò specificatamente alla ultimissima versione 7.4.3 per Mac, ma il discorso dovrebbe valere inalterato anche per le versioni più recenti del programma e per tutti i sistemi operativi supportati.
Per attivare l’interfaccia a ribbon basta selezionare dal menu la voce Visualizza
e poi Interfaccia utente...
, scegliendo fra le varianti proposte quella A schede
, oppure quella A schede, compatta
più adatta ai monitor piccoli, e applicando infine questa modifica globalmente a tutto LibreOffice (volendo si può decidere di attivare o meno il ribbon in ciascuna delle applicazioni della suite, ma secondo me ha poco senso).
E voilà!, ecco LibreOffice con una interfaccia nuova fiammante, molto più ordinata di quella precedente.
C’è ancora molto da lavorare sull’aspetto grafico, e la maggior parte delle schede sono troppo vuote per essere davvero utili, però è comunque un (buon) inizio. Per tornare alla vecchia interfaccia ad icone basta cliccare di nuovo su Visualizza -> Interfaccia utente...
e selezionare la variante Barra degli strumenti standard
.
Se la copia di LibreOffice che stiamo usando è più datata potrebbe essere necessario abilitare prima le funzioni sperimentali del programma. Per farlo bisogna cliccare sulla voce di menu LibreOffice
e selezionare le Preferenze...
del programma. Qui, sotto il gruppo di opzioni globali LibreOffice
, si trovano le preferenze Avanzate
, fra le quali quella che ci interessa qui è Abilita le funzionalità sperimentali
. Bisogna attivarla (senza farsi spaventare troppo dall’avviso che LibreOffice potrebbe diventare instabile), premere il tasto Applica
e riavviare il programma.
Una volta riavviato LibreOffice sembra che non sia successo niente, ci ritroviamo ancora con la solita interfaccia ad icone. Questo perché abbiamo sì abilitato le funzionalità sperimentali, ma non abbiamo ancora deciso quali vogliamo utilizzare. È sufficiente però ripetere quanto detto in precedenza, selezionando dal menu la voce Visualizza
e poi Interfaccia utente...
, e scegliendo la variante A schede
oppure A schede, compatta
, per ritrovarci anche in questo caso con LibreOffice con una interfaccia a ribbon.
L’attivazione delle funzioni sperimentali può servire anche a chi usa le versioni più recenti di LibreOffice, perché aumenta il numero di sotto-varianti disponibili dell’interfaccia utente, come è facile verificare guardando l’immagine qui sotto. Se poi tutta questa abbondanza di varianti possa essere davvero utile è un altro discorso.