- macOS Screenshot Library, Mac OS X 10.2 Jaguar.
Ricordo ancora benissimo lo stupore che provai la prima volta che vidi Mac OS X in un negozio di Torino. Era il 2003, era appena uscito Jaguar (la prima versione davvero usabile di Mac OS X), e l’interfaccia grafica del Mac che vedevo nella vetrina del negozio era davvero stupefacente. Anche i computer erano belli, in particolare l’iMac G4 e l’iBook G3 bianco, ma quello che li rendeva davvero straordinari era il fatto che accoppiassero così bene la potenza del motore Unix ad una interfaccia grafica da urlo.
All’epoca usavo solo Linux, alcuni anni prima mi ero interstardito a dimostrare che si poteva usare un sistema operativo basato su Unix per il lavoro di tutti i giorni e c’ero riuscito benissimo. Office l’avevo sostituito con Open Office, per navigare usavo Mozilla (il browser derivato da Netscape che poi diventerà Firefox), per la posta c’era Thunderbird (che uso ancora oggi), e per il lavoro vero e proprio avevo una scelta più che abbondante di software open source adatti alle mie necessità.
Da un giorno all’altro decisi di cambiare di nuovo e di tornare al Mac, che avevo abbandonato durante tutta la crisi degli anni ‘90, e non me ne sono mai pentito. Da allora ho avuto l’iBook G3 e G4, il primissimo iMac G5, il PowerBook G4 Titanium, vari iMac e MacBook Intel, ma il fascino di quella prima vetrina non lo dimenticherò mai.
Oggi sono esattamente vent’anni dalla presentazione di Mac OS X 10.0, Cheetah (ovvero Ghepardo), il sistema operativo che, dopo la presentazione del Macintosh nel 1984, avrebbe rivoluzionato per la seconda volta il modo in cui interagiamo con il computer. In vent’anni Mac OS X ne ha fatta di strada e, da sistema operativo di nicchia per pochi utenti un po’ fissati, è diventato un vero e proprio ecosistema con il quale si può usare indifferentemente (o quasi) il computer, il tablet, il telefono, il tablet e persino l’orologio. Ora siamo all’inizio di una nuova rivoluzione che renderà ancora più integrati i vari elementi di questo ecosistema, e sarà bello viverla in diretta.
Ma intanto, grazie Apple per questi bellissimi vent’anni!