Nei due lunghissimi articoli dedicati alla scelta di una nuova stampante (qui trovate la prima parte e la seconda parte), ho raccontato di come sia difficile trovare oggi una stampante multifunzione che supporti la scansione automatica fronte/retro dei documenti.
Per la maggior parte degli utenti questo è un problema minore: scansionare dei documenti non è una cosa che si fa tutti i giorni e, quando serve, ci sono un gran numero di app per smartphone che fanno un lavoro più che dignitoso. Ma per me la scansione dei documenti continua ad essere un’attività abituale e non ero disposto a rinunciare ad uno scanner di qualità.
A un certo punto della ricerca, però, non riuscendo a trovare niente che facesse al caso mio, avevo pensato di aggirare il problema, acquistando una delle tante stampanti decenti con funzioni basilari di scansione insieme ad uno scanner overhead.
Gli scanner overhead sono delle vere e proprie macchine fotografiche montate su un treppiede rigido che, ad ogni scansione, fotografano tutto il foglio invece di trascinare il sensore di acquisizione lungo la pagina, come fanno gli scanner tradizionali. Gli scanner overhead sono quindi degli strumenti velocissimi, particolarmente adatti a scansionare grossi libri e riviste. I modelli più avanzati riescono a fotografare un intero foglio A3, acquisendo quindi due pagine di un libro (o di tante riviste), in un colpo solo. Il software di acquisizione provvede poi a ridurre le distorsioni ad onda, inevitabili quando si scansionano grossi volumi o documenti rilegati, magari aiutato da un leggio apposito. Alcuni scanner sono perfino in grado di rimuovere automaticamente l’immagine delle dita o di effettuare la scansione ogni volta che si gira la pagina.
Fino a pochi anni fa questi scanner avevano un costo fuori dalla portata degli utenti non professionali, oggi sono disponibili dei modelli interessanti a prezzi molto più accessibili, come l’IRIScan Desk 5 e l’IRIScan Desk 5 Pro, che costano rispettivamente 189 e 289 euro ma sono compatibili solo con Windows, e il Fujitsu ScanSnap SV600 da 600 euro, che supporta anche macOS e ha tutte le funzioni avanzate a cui accennavo prima.
Su Amazon si trovano anche decine e decine di modelli cinesi tutti più o meno uguali e quasi tutti compatibili solo con Windows. Fra tutti, svettano i prodotti di CZUR, come il CZUR ET16 Plus o i più recenti CZUR ET18 Pro e CZUR Aura, che sembrano avere una marcia in più (e che supportano tranquillamente anche macOS).
È un vero peccato che IRIScan Desk 5 (Pro) non possa essere usato anche con macOS, mi sarebbe davvero piaciuto provarlo anche dopo aver trovato la stampante che fa per me. Il fatto che possa servire anche come strumento di presentazione a distanza lo rende ancora più interessante, in particolare nella situazione che stiamo vivendo da un anno a questa parte. Il Fujitsu ScanSnap SV600 sarebbe invece lo strumento ideale per scansionare la mia collezione di libri e di vecchie riviste, peccato che il prezzo di acquisto lo renda poco giustificabile per una applicazione hobbistica come questa. Un buon compromesso potrebbe essere il CZUR Aura (o magari anche il CZUR ET18 Pro), ma prima di fare il salto sarebbe meglio verificare che i modelli di questa marca funzionino davvero bene come dicono.
– Fonte: DIY Book Scanner.
Un aspetto particolarmente interessante degli scanner overhead è che hanno messo in moto un movimento di maker che se li fa in casa, mettendo insieme componenti di uso comune con pezzi stampati in 3D e facendo spesso gestire il tutto dagli onnipresenti Raspberry Pi e Arduino. Alcuni progetti sono davvero geniali e molto elaborati (come questo e questo), ma ci sono anche progetti più semplici, come questo, questo e questo. Ovviamente serve anche il supporto di un buon software di post-elaborazione come ScanTailor o unpaper. Insomma, chi vuole divertirsi a realizzare uno scanner in casa ha parecchio pane per i suoi denti.
– Fonte: DIY Book Scanner.
Prima di finire, due parole su un altro tipo di scanner potenzialmente adatto a scansionare libri e riviste. È l’IRIScan Book 5, che questa volta supporta non solo Windows e macOS ma anche iOS e Android. Un bel gadget ma, a giudicare da questa prova, ben poco pratico se si ha bisogno di scansionare più di qualche foglio. Il software di gestione dello scanner potrà anche riuscire ad aggiustare un po’ le cose, raddrizzando le pagine storte o sistemando i colori, ma temo che sia un lavoro lungo e con risultati non sempre impeccabili. Tutto sommato i risultati non sembrano migliori di quelli prodotti da una buona app per smartphone. E allora qual’è il senso di un oggetto come questo?