Di macOS Recovery ho già parlato alcuni mesi fa all’interno dell’articolo dedicato a come scaricare dall’App Store le versioni meno recenti di macOS (a partire da Yosemite e andando indietro nel tempo fino a Lion).1
Negli ultimi giorni ho utilizzato continuamente macOS Recovery per cercare di rimettere in funzione un mio vecchio MacBook Pro del 2011 che ne ha passate tante e mi sono reso conto che è uno strumento davvero fondamentale quando si ha a che fare con un Mac che fa i capricci. Ho pensato quindi di dedicargli un articolo apposito, basato sul testo originale ma con qualche aggiornamento ed integrazione.
Cos’è macOS Recovery?
A partire da Lion, cioè da quando macOS non viene più distribuito su un supporto fisico, tutti i computer Macintosh dispongono di uno strumento, macOS Recovery, che integra le funzioni basilari per la manutenzione del Mac e che può essere utilizzato anche in assenza di un sistema operativo funzionante.
In particolare, macOS Recovery permette di ripristinare l’intero contenuto del disco rigido da un backup su Time Machine, di reinstallare macOS scaricandolo da internet, di riparare o inizializzare un disco rigido e di eseguire dei comandi dal Terminale. Oltre a queste funzioni principali, macOS Recovery permette di verificare lo stato della rete, di impostare la password del firmware o di cercare informazioni sul sito di supporto Apple (anche se bisogna ammettere che, con la diffusione massiccia dell’accesso permanente ad internet tramite smartphone o tablet, quest’ultima funzione è diventata quasi obsoleta).
Lo strumento macOS Recovery è molto utile quando macOS non vuole saperne di avviarsi (è raro, ma succede), quando si sostituisce il disco rigido di avvio oppure quando si vuole cancellare il contenuto del disco rigido prima di vendere o di cedere il Mac.
Per eseguire la maggior parte delle funzioni di macOS Recovery è sufficiente premere contemporaneamente i tasti CMD (⌘) ed R prima di accendere il Mac, continuando a tenere premuti i due tasti fino alla comparsa del logo Apple oppure dell’immagine del globo terrestre rotante (Figura 1). Se sul disco rigido è già presente una partizione dedicata a macOS Recovery (normalmente invisibile al Finder e ai comuni strumenti di gestione dei file), l’utility verrà caricata da questa partizione, altrimenti il Mac provvederà a scaricare macOS Recovery da Internet e ad installarla sul disco di avvio del Mac.
Ripristinare macOS
Utilizzare macOS Recovery per ripristinare il Mac da un backup su Time Machine o per riparare o inizializzare un disco rigido è fuori dallo scopo di questo articolo, ma basta cliccare sui due link precedenti per trovare tutte le informazioni necessarie ad usare al meglio le due funzioni.
La reinstallazione di macOS tramite macOS Recovery invece è molto più interessante. Premendo alcune combinazioni di tasti all’avvio del Mac possiamo:
- con CMD (⌘) ed R: reinstallare l’ultima versione di macOS installata sul Mac;
- con ALT (⌥), CMD (⌘) ed R: reinstallare l’ultima versione di macOS compatibile con il Mac;
- con SHIFT (⇧), ALT (⌥), CMD (⌘) ed R: reinstallare la versione di macOS fornita originariamente con il Mac, oppure la versione disponibile sull’App Store più vicina a quella originale.
La combinazione di tasti prescelta deve essere tenuta premuta finché non compare il logo Apple o l’immagine del globo terrestre rotante (oppure finché non viene richiesta la password del firmware), come si può vedere in Figura 1. A seconda della combinazione di tasti utilizzata, macOS Recovery scaricherà dai server Apple il programma di installazione appropriato.
Figura 1. Comparsa del globo terrestre ed avvio dello scaricamento da internet di macOS Recovery.
Il tempo di avvio di macOS Recovery dipende dalla connessione di rete che stiamo utilizzando, ma nella maggior parte dei casi sono sufficienti alcuni minuti (Figura 2). Se utilizziamo un collegamento Wi-Fi, macOS Recovery ci chiederà di selezionare la rete a cui collegarsi e di inserire la password relativa.
Figura 2. Il programma di macOS Recovery mentre viene scaricato da internet.
Una volta concluso l’avvio da macOS Recovery compare la finestra principale del programma, dalla quale potremo reinstallare la versione di macOS selezionata all’avvio.
Ad esempio, premendo i tasti SHIFT-ALT-CMD-R, il mio MacBook Pro permette di reinstallare macOS Lion, la versione di macOS distribuita sull’App Store più vicina a Snow Leopard, che era la versione di macOS installata originariamente sulla macchina (Figura 3). Se invece si preme ALT-CMD-R, è possibile reinstallare High Sierra, l’ultima versione compatibile con il MacBook Pro (Figura 4). Lo stesso risultato si ottiene premendo soltanto CMD-R, perché High Sierra è anche l’ultima versione di macOS che è stata installata su questo Mac.
Figura 3. Reinstallazione di Lion, la versione originale di macOS fornita con il mio MacBook Pro.
Figura 4. Reinstallazione di High Sierra, l’ultima versione di macOS compatibile con questo Mac.
Conclusioni
Poter ripristinare il sistema operativo del Mac direttamente da internet, senza bisogno di alcun tipo di supporto fisico, può sembrare una funzione inutile o quasi esoterica ma, dopo averla provata una sola volta, diventa una di quelle cose di cui non si potrà più fare a meno. Provare per credere.
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Ricordo ai neofiti di casa Apple che il sistema operativo del Mac è stato denominato macOS solo a partire dalla versione 10.12 (Sierra). In precedenza, dalla versione iniziale 10.0 (Cheetah) fino alla 10.7 (Lion), si chiamava Mac OS X, diventando semplicemente OS X nelle versioni dalla 10.8 (Mountain Lion) alla 10.11 (El Capitan). ↩