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Come ripristinare un iPad che non si avvia

Sabino Maggi Sabino Maggi Segui 29-Apr-2019 · 6 minuti di lettura
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Prima o poi doveva succedere: il mio venerando iPad 3 all’improvviso ha smesso di funzionare.

In realtà c’erano già stati dei segnali premonitori, prima dei crash improvvisi e apparentemente casuali delle app poi, nelle ultime settimane, dei blocchi completi del sistema (freeze) che dopo qualche minuto si concludevano con il riavvio spontaneo dell’iPad. Avevo attribuito tutte questi malfunzionamenti all’età, l’iPad ha più di sei anni, è bloccato da tempo su iOS 9 mentre la maggior parte delle app installate continuano ad essere aggiornate e pesano sempre di più sul processore e sul resto dell’hardware.

Alla fine, durante uno dei soliti cicli di aggiornamento delle app, l’iPad ha gettato la spugna, si è spento all’improvviso e non è più riuscito ad avviarsi. Non che non ci provasse, ma tutto quello che riusciva a fare era mostrare per qualche secondo il logo con la mela morsicata, per poi spegnersi subito dopo.

I dispositivi mobili possono essere soggetti al boot loop, un ciclo apparentemente infinito di riavvii del sistema operativo seguiti dallo spegnimento improvviso e dal riavvio successivo (a me è successo qualche volta su Android), ma questo comportamento era più strano e meno frequente.

La modalità DFU

Quando un dispositivo iOS non riesce ad avviarsi o presenta il boot loop, la cosa migliore da fare è provare ad attivare la modalità DFU (Device Firmware Update), che permette di aggiornare o di ripristinare il firmware di un iPad o di un iPhone attraverso iTunes, bypassando i problemi che impediscono l’avvio del dispositivo (nel seguito, ogni volta che mi riferirò all’iPad sarà sottinteso che le stesse considerazioni valgono anche per l’iPhone e l’iPod Touch).

In questa modalità, iTunes prende il controllo del dispositivo e prova ad reinstallare iOS senza cancellare le app e i file presenti nel sistema. Se non riesce a risolvere il malfunzionamento, iTunes passa alla soluzione più drastica, il ripristino completo del dispositivo al cosidetto “stato di fabbrica” (che poi non è un vero “stato di fabbrica”, dato che iOS viene comunque aggiornato all’ultima versione compatibile), che comporta la cancellazione totale di tutti i dati e le applicazioni presenti sul sistema.

È una soluzione estrema, non c’è dubbio, ma è sempre meglio che dover portare l’iPad in assistenza. Purtroppo, se dopo il ripristino totale del dispositivo l’iPad continua a non funzionare, è molto probabile che ci sia un problema di natura hardware e l’unica soluzione seria è rivolgersi all’assistenza tecnica Apple (ammesso che ne valga la pena).

Backup o no?

Se si leggono le guide che spiegano come attivare la DFU si trova quasi sempre la stessa avvertenza: prima di attivare la modalità DFU bisogna essere certi di aver fatto un backup recente dell’iPad, in modo da poter ripristinare facilmente il sistema dal backup. Grazie tante, peccato che questa indicazione sembri più uno scarico di responsabilità che ad una cosa veramente utile (non a caso il supporto tecnico Apple non ne fa menzione) e per due motivi:

  1. se siamo costretti a mettere l’iPad in modalità DFU significa che il tablet ha problemi così gravi che è praticamente impossibile riuscire a fare prima un backup (come nel mio caso);
  2. se un iPad va continuamente in crash o non riesce ad avviarsi perché il software di sistema o le app installate sono corrotte, il ripristino da un backup recente non farebbe altro che ripresentare immediatamente il problema.

In questi casi, secondo me, è preferibile ripartire veramente da zero, ripristinando il sistema operativo allo stato di fabbrica e reinstallando e riconfigurando ad una ad una tutte le app che ci interessano. È una cosa noiosissima, lo so, ma è anche il modo migliore per riavere un dispositivo efficiente e privo di problemi. Ed è anche una buona occasione per fare finalmente un po’ di pulizia, installando solo le app che usiamo veramente e lasciando fuori tutte quelle che teniamo sull’iPad solo perché non si sa mai.

Come attivare la modalità DFU

Attivare la modalità DFU su un iPad che dispone del tasto Home (il tasto circolare presente sul frontale) non è per niente difficile, basta eseguire questi quattro passi in sequenza:

  • chiudere iTunes sul Mac che vogliamo usare per il ripristino;
  • collegare l’iPad al Mac tramite il suo cavo Lightning o Dock (quello con il connettore a 30 pin che usa il mio iPad);
  • aspettare che iTunes si apra automaticamente, se non lo fa lanciarlo a mano;
  • sull’iPad, premere contemporaneamente il tasto Home e il tasto di accensione per diversi secondi.

Se tutto è andato bene, l’iPad si avvia, compare prima il logo della mela e poi una immagine che conferma il collegamento dell’iPad a iTunes (mostrata qui sotto). A questo punto è possibile rilasciare i due tasti. Se invece qualcosa è andato storto e l’iPad non è riuscito ad entrare in modalità DFU, bisogna solo armarsi di pazienza e riprovare dall’inizio.

Per i modelli più recenti di iPad e iPhone che non dispongono del tasto Home, la combinazione di tasti da premere è riportata in questo articolo. Tutto il resto rimane invariato.

A questo punto, iTunes ci avvertirà che l’iPad ha dei problemi e deve essere aggiornato, senza cancellare dati e applicazioni, oppure ripristinato da zero, cancellando tutto il contenuto precedente del tablet.

Naturalmente la prima cosa da fare è provare ad aggiornare l’iPad, sperando che iTunes riesca a ripristinare il funzionamento corretto.

Ma se la situazione è troppo grave per essere corretta con un semplice aggiornamento, sarà lo stesso iTunes a proporre di ripristinare il dispositivo allo stato di fabbrica.

Arrivati a questo punto non c’è altro da fare che accettare la proposta e andare magari a preparare un caffè o meglio (visti i tempi in gioco) un bel té. Infatti, se non l’ha già fatto prima, iTunes scaricherà l’ultima versione compatibile di iOS (il tempo di download dipende dal collegamento a internet oltre che dal carico dei server Apple, nel mio caso ci ha messo una buona mezz’ora) e la installerà sull’iPad, ripristinandolo allo stato di fabbrica. L’installazione vera e propria dura una decina di minuti e, una volta conclusa, richiede che l’iPad venga riconfigurato esattamente come se l’avessimo appena tirato fuori dalla scatola.

Per fortuna ormai la maggior parte dei dati, prima di tutto i contatti, il calendario, le foto e le email, possono essere ripristinati rapidamente da iCloud o dagli altri servizi di rete. Per il resto, ed in particolare per le app, bisogna armarsi di tanta pazienza e reinstallare tutto a mano. Poco male, se questo significa riuscire da soli a riavere un iPad perfettamente funzionante.

Imprevisti

Con questa procedura sono riuscito a riavere un iPad perfettamente funzionante e perfino più scattante di quanto fosse in precedenza. Infatti, dato che finora ho installato solo le app che uso davvero e che ci sono molti meno servizi che girano in background e aggiornano i dati delle app, il sistema è meno carico e di conseguenza fornisce prestazioni migliori (sempre tenendo conto dell’età dell’iPad).

Ma c’è un piccolo ma, collegato alla reinstallazione delle app su un iPad che non supporta le ultime versioni di iOS. Ma questo sarà l’argomento di un prossimo articolo.

Sabino Maggi
Pubblicato da Sabino Maggi Segui
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