http://www.youtube.com/watch?v=ZzlQdWKmPuE
Quando ho iniziato a guardare questo video pensavo che fosse la solita presentazione di un nuovo prodotto. Qualche battuta, un paio di giochini introduttivi – carino il bicchiere pieno d’acqua tirato fuori dalla borsa – l’immancabile video pubblicitario. Ma si trattava della presentazione del Macintosh Portable, il primo Macintosh portatile,1 un computer di scarsissimo successo commerciale ma che è stato una vera icona del suo tempo, e sono andato avanti a guardare.
Se lo si vede con gli occhi di oggi il Macintosh Portable è un mostro grosso e pesante: più di sette chili di peso, un mini display da 10 pollici con una risoluzione di appena 640 x 480 pixel, un disco rigido opzionale da 40 MB. Il processore era quasi lo stesso del Macintosh originale del 1984, solo un po’ più veloce e meno avido di potenza.
Ma nel 1989 il Macintosh Portable era un vero oggetto del desiderio, una meraviglia tecnologica, la batteria durava dieci ore e si poteva mettere in uno stato di animazione sospesa a bassissimo consumo da cui si risvegliava con il semplice tocco di un tasto. Ogni volta che passavo davanti al negozio nel centro di Torino che lo esponeva, invidiavo profondamente i fortunati che potevano permetterselo, per me giovane precario (ancora per poco, per fortuna) era solo un sogno irrealizzabile.
Perché il Portable costava, accidenti se costava, più di dieci milioni di vecchie lire (senza tenere conto dell’inflazione sono 5.000 euro). E se si voleva avere il modem o 1 MB di RAM in più, bisognava tirar fuori altri due milioni, uno per il modem e uno per la RAM. Solo la batteria di ricambio era economica, 70 mila lire (circa 35 euro) per un mattoncino da un chilo.
Nel video Jean-Louis Gassée,2 sembra a disagio, la sua presentazione non ha niente a che vedere con quelle spumeggianti di Steve Jobs o con i Keynote “rock” a cui siamo abituati oggi. Sta sul palco da solo su uno sfondo completamente nero, qualche Mac sulla destra a dare un tocco di colore. Il pubblico è invisibile, applaude al momento giusto ma per il resto non esiste. Sembra tutto piuttosto noioso, ma a un certo punto arriva il momento “wow!” e Jean-Louis inizia a montare un Macintosh Portable.
In diretta, proprio lì sul palco.
Non c’è nemmeno una vite, ogni pezzo si incastra nell’altro con un bel click sonoro, Jean-Louis deve solo ricordarsi di collegare i vari connettori alla scheda madre e in una decina di minuti il Mac è pronto. Ci potrebbe mettere molto meno se non dovesse spiegare a cosa serve ogni pezzo. Non manca nemmeno la finezza di poter montare il trackball indifferentemente alla destra o alla sinistra della tastiera, per essere accessibile anche ai mancini.
E alla fine Jean-Louis tocca un tasto e, Ta Da!, il Mac si accende come se fosse appena uscito dalla linea di montaggio. Fantastico!
Il video perfetto per festeggiare, oggi.
Buon Natale a tutti!!!