società,

Medioevo no vax

Sabino Maggi Sabino Maggi Segui 8-Jun-2018 · 9 minuti di lettura
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Ho iniziato a rispondere di getto a un commento di Luca, però a un certo punto mi sono accorto che la cosa meritava una trattazione più adeguata e ne ho fatto un post completo. Perché rispetto le opinioni di tutti, ma non si può andare dietro a gente che gioca con la salute, e perfino con la vita, delle persone.

Parole parole parole

Iniziamo dal commento. Luca, dopo aver visto il Cartone Morto sui vaccini, mi scrive

riguardo ai vaccini suggerirei l’analisi scientifica condotta da Gatti e Montanari (vedasi http://www.stefanomontanari.net) anzichè un cartone animato concepito da un … “influencer”!

Io non sono certo un esperto di vaccini, però so leggere e della coppia Gatti & Montanari (coppia anche nella vita, sono marito e moglie) ho già sentito parlare più di una volta. Perciò gli rispondo così,

Gatti & Montanari… ma dai, stai scherzando? Quelli che hanno pubblicato uno studio “fondamentale” sulla tossicità dei vaccini sull’International Journal of Vaccines and Vaccination, una delle riviste scientifiche finte che pubblicano tutto quello che ricevono, senza controllo, senza revisione di altri esperti, basta solo mandare il manoscritto e pagare la quota richiesta?

Mi viene anche voglia di ripetere un’altra volta che un lavoro pubblicato su una pseudo-rivista scientifica come l’International Journal of Vaccines and Vaccination si squalifica da solo e vale meno del giornale usato con cui incartano il pesce al mercato. Poi però mi rendo conto che queste considerazioni tecniche non risultano convincenti per chi non è bene addentro al mondo della ricerca (e tante volte purtroppo anche per chi lo è…)

E quindi perché non provare a fare due conti terra terra?

Contaminazioni?

Il sito dell’International Journal of Vaccines and Vaccination non funziona dalla fine del 2017. Ma per fortuna la rete non dimentica e questo è uno degli ultimi “snapshot” del sito disponibili sul sempre ottimo Internet Archive. In cima alla lista degli ultimi “articoli” pubblicati c’è n’è uno della coppia Gatti & Montanari, questo (c’è anche la versione in pdf).

Leggerselo tutto è tempo perso, qui ci basta solo guardare la tabella 3 e il grafico 8 corrispondente, dove per ogni tipo di vaccino analizzato è elencato il numero di nano/micro-particelle di impurezze presenti in 20 microlitri di acqua. Queste impurezze possono essere di natura molto diversa e possono avere effetti molto diversi sulla salute. Ma non importa, la tabella le mette tutte insieme e ci da il numero totale di impurezze presenti in ciascun vaccino, distinguendo al più la forma strutturale nelle quali si trovano, cristalli semplici, precipitati, aggregati o agglomerati.

Dalla tabella 3 e dal grafico 8 notiamo che in tutti i vaccini analizzati sono presenti non più di 3.000 particelle di impurezze ogni 20 microlitri di acqua.1

Uno legge e pensa: Porca miseria! 3.000 è un numero bello grande; 20 microlitri… boh, quanto diavolo saranno 20 microlitri di acqua?… beh, di sicuro è pochissima acqua.2

3.000 particelle. Sono tante! Venti microlitri. Sono pochi!

E il gioco è fatto.

Con le inevitabili conclusioni:

  • i vaccini sono contaminati;
  • i vaccini contaminati fanno male alla salute;
  • le case farmaceutiche non sanno fare il loro lavoro;
  • le case farmaceutiche voglio solo vendere e se ne fregano della nostra salute.

Gatti & Montanari hanno finalmente smascherato le nefandezze delle case farmaceutiche (che ne fanno, ma di tutt’altro tipo) e meritebbero molta più attenzione da parte della scienza “ufficiale” collusa con le case farmaceutiche, dai media e, perché no, dalla politica. Meriterebbero finanziamenti per le loro ricerche, meriterebbero premi, meriterebbero onori di tutti i tipi, magari perfino un premio Nobel.

E mentre aspettiamo che accada tutto questo buttiamo via i vaccini e torniamo a morire di vaiolo e di tetano come nell’Ottocento.

Un attimo… perché prima di buttare i vaccini non rispolveriamo un po’ di chimica della scuola superiore?

Chimica di base

Iniziamo dalla mole. Per definizione una mole di una sostanza contiene sempre lo stesso numero di particelle – indipendentemente dal fatto che siano atomi, molecole o palloni da calcio – esattamente 6,02 x 1023 particelle (la costante di Avogadro). Il numero 6,02 x 1023 equivale a un 6 seguito da 23 zeri, quindi in una mole ci sono

600.000.000.000.000.000.000.000 particelle,

cioè seicentomila miliardi di miliardi di particelle (dovete perdonarmi, ma per rendere le cose più semplici ne ho tolta qualcuna, appena 2.000.000.000.000.000.000.000, duemila miliardi di miliardi).

Ma quanto pesa una mole? Dipende dal tipo di particella di cui stiamo parlando. Una mole di atomi di idrogeno pesa meno di una mole di molecole di metano, che pesa poco meno di una mole di molecole di acqua, che a sua volta pesa meno di una mole di atomi di ferro… e così via.

Come ogni medicina, un vaccino è composto per la maggior parte da molecole di acqua, il principio attivo è sempre molto diluito (senza arrivare al nulla omeopatico, naturalmente). Quindi per sapere quanto pesa una mole di vaccino è sufficiente in pratica calcolare quanto pesa una mole di acqua. Ve lo dico io, 18 grammi. E dato che l’acqua ha un peso specifico di 1 grammo per millilitro, significa che 18 grammi corrispondono a 18 millilitri di acqua. Ma facciamo buon peso e arrotondiamo a 20 millilitri.

Ricapitolando: una mole di acqua ha un volume di circa 20 millilitri e contiene 6,02 x 1023 molecole di acqua.

E allora, quante molecole ci sono in 20 microlitri di acqua? Semplice, ce ne sono un millesimo di quante ce ne stanno in una mole, quindi solo 6,02 x 1020 molecole, molecola più molecola meno.

Quindi 20 microlitri di acqua contengono la bellezza di

600.000.000.000.000.000.000 molecole,

cioè seicento miliardi di miliardi di molecole.

E se in mezzo a seicento miliardi di miliardi di molecole, Gatti & Montanari trovano meno di

3.000 particelle di impurezze,

appena il 5 x 10-16 %, si scandalizzano pure?

Fossi al posto loro, ringrazierei di cuore le case farmaceutiche che riescono a purificare l’acqua così bene da fare in modo che contenga una percentuale di impurezze dello 0,000.000.000.000.000.5 %. Zero virgola zero zero zero zero zero zero zero zero zero zero zero zero zero zero zero cinque percento.

Non so voi, ma a me sembra una cosa straordinaria.

Acqua del rubinetto

Ma non finisce qui. Se Gatti & Montanari avessero rispettato le normali pratiche scientifiche, avrebbero messo a confronto i loro dati sui vaccini con la percentuale di impurezze presenti in altre sostanze di uso comune, prime fra tutte la comune acqua potabile.

Il decreto legislativo n. 31 del 2001 stabilisce che l’acqua, per essere considerata potabile, deve contenere non più di 10 microgrammi di piombo e non più di 50 microgrammi di cianuro per ogni litro.3 Il decreto naturalmente elenca un gran numero di altri parametri chimici, io qui mi sono limitato a considerarne solo due ben noti per i loro effetti tossici.

Poiché una mole di piombo pesa 207 grammi e una di cianuro pesa 26 grammi, ciò significa che in un litro di acqua del rubinetto possiamo trovare fino al 9 x 10-8 % di atomi di piombo, e fino al 5 x 10-6 % di molecole di cianuro (approssimando per eccesso).

Quindi nell’acqua che beviamo ogni giorno possiamo trovare da 100 milioni a 10 miliardi di volte più impurezze di piombo e cianuro di tutte quelle che si trovano nei vaccini. In realtà nell’acqua potabile di impurezze ce ne sono ancora di più, perché qui preso in esame solo due fra tutte quelle presenti nell’acqua mentre, come abbiamo visto prima, Gatti & Montanari le considerano tutte insieme.

Fatto sta che, se usiamo la logica usata da Gatti & Montanari, dovremmo concludere che l’acqua del rubinetto o delle bottiglie di plastica che beviamo ogni giorno è un vero e proprio attentato alla nostra salute. Altro che pericolo vaccini.

Conclusioni

Questi sono i fatti, le conclusioni tiratele voi. A me questa paura insensata dei vaccini sembra solo una roba medievale, messa in giro ad arte per turlupinare i creduloni.

aaa

Post Scriptum. Dopo aver finito di scrivere l’articolo e mentre cercavo materiale utile per gli Approfondimenti, mi sono accorto che David “Orac” Gorski un anno fa aveva già fatto una analisi molto dettagliata dell’articolo di Gatti & Montanari, in alcune parti piuttosto simile a questa che avete appena finito di leggere. Peccato, avrei potuto limitarmi a mettere un link all’articolo, risparmiandomi parecchie ore di lavoro fra stesura e revisione del testo. Però se questo articolo risulterà più accessibile del suo ai non iniziati, ne sarà valsa comunque la pena.

Approfondimenti

A. Gatti e S. Montanari, New Quality-Control Investigations on Vaccines: Micro- and Nanocontamination, International Journal of Vaccines and Vaccination, vol. 4 n. 1 (2017) (versione html e pdf).

S. Coyaud, Le scuse di una pseudo-giornalista, OggiScienza, 20 dicembre 2017.

S. Coyaud, Spermatozoi infuocati: una scoperta italiana, OggiScienza, 20 marzo 2017 (link).

S. Di Grazia, I vaccini inquinati? Un’esperta dice di no, 9 febbraio 2017.

S. Coyaud, Ilarità ricorsiva, 8 febbraio 2017.

D. Gorski (Orac), A co-author of an antivax study attacks Orac for criticizing it. Hilarity ensues, 7 febbraio 2017.

D. Gorski (Orac), I love it when an antivax “study” meant to show how “dirty” vaccines are backfires so spectacularly, 2 febbraio 2017.

D. Cipolloni, Sentenza finale per la frode su vaccini e autismo, OggiScienza, 28 gennaio 2010.

S. Di Grazia, Vaccini: Wakefield, vaccini, autismo e denaro (II parte), 25 novembre 2009.

  1. Chissà come le hanno misurate. Le avranno contate a mano o hanno usato un sistema automatico di conteggio? Hanno considerato tutto il campione o no? Nella tabella hanno riportato la media, il conteggio minimo o il conteggio massimo (se le hanno contate tre volte ci sarà pure una differenza fra le varie misure)? A noi queste minuzie noiose non devono interessare, ci basti sapere che l’errore della misura è minore del 10%. Se lo dicono Gatti & Montanari, come possiamo non crederci? 

  2. È così, è grosso modo una mezza goccia di siringa. 

  3. Le ultime revisioni del decreto hanno modificato alcuni valori, a volte aumentando altre diminuendo i limiti massimi ammessi. Qui ho preferito utilizzare i valori di impurezze ammesse contenuti nel decreto del 2001 solo perché la tabella relativa è più chiara ed è visibile direttamente nel browser. In ogni caso il succo del discorso non cambia. 

Sabino Maggi
Pubblicato da Sabino Maggi Segui
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