– Fonte: Linux Journal.
La notizia è di pochi giorni fa, non ci sono più soldi e Linux Journal ha dovuto cessare le pubblicazioni. L’ennesima rivista che muore perché non riesce più a reggere la concorrenza del web. Ha resistito più di BYTE e di Dr. Dobb’s, sarà solo una piccola soddisfazione ma è sempre meglio di niente.
Linux Journal è stata per tanti anni la migliore rivista dedicata a Linux e al mondo del free software, nessuna rivista concorrente è mai riuscita ad ergersi al suo livello.1
Purtroppo anche per Linux Journal a un certo punto è arrivata la crisi: la pervasività di internet, la disponibilità pressoché immediata sul web di notizie e di informazioni tecniche, spesso anche di livello eccellente, ha reso sempre più irrilevanti le riviste tradizionali. Che senso aveva comprare Linux Journal per (ri)leggere cose che avevi già visto due mesi prima sul web?
Nemmeno l’abolizione della versione cartacea della rivista ed il passaggio ad una diffusione solo elettronica sono riuscite a invertire la parabola discendente, anzi forse l’hanno persino accentuata. Parecchi lettori insoddisfatti sono scappati via, la diminuzione degli introiti ha avuto conseguenze negative sulla qualità dei contenuti allontanando ancora di più i lettori affezionati, che conservavano religiosamente le copie di carta dei tempi belli (anche io sono stato a lungo fra questi).
Ma i ricordi e la storia sono importanti e, nonostante la disaffezione, ho voluto subito comprare l’archivio completo della rivista (in html), con gli articoli pubblicati dal primo numero del 1994 all’ultimo di novembre di quest’anno. Un paio di anni fa infatti, a causa di una perdita d’acqua, ho perso tutti i vecchi numeri tenuti incautamente in uno scatolone in cantina, e anche se non sono esattamente un appassionato della lettura su congegni elettronici, la versione elettronica della rivista è sempre meglio che niente. Del resto costa meno di 11 euro, un vero affare, anzi praticamente un furto.
Riuscire ad acquistare l’archivio di Linux Journal però non è facile, ad ulteriore dimostrazione del decadimento degli ultimi tempi. Sulla home page non si trova nessun link, con Google sono arrivato a questa pagina, dalla quale però non si riesce ad inserire l’ordine nel carrello. Invece questo link funziona perfettamente, ma ci ho messo dei giorni per accorgermene.
Se è difficile comprare regolarmente ciò che resta di Linux Journal, è facilissimo invece arrivare ad una pagina non protetta del sito della rivista che contiene tutti i numeri disponibili in formato elettronico (che in teoria sono ancora in vendita), prima solo in pdf e poi anche in epub e mobi. Ho comprato regolarmente l’archivio ufficiale e quindi non mi sento in colpa a scaricarli (ma penso che l’amministratore del sito farebbe meglio a cambiare mestiere).
Per chi ha più scrupoli di me, segnalo che tutti i numeri usciti in pdf di Linux Journal (cioè quelli pubblicati a partire da aprile 2005) sono già stati archiviati anche su Archive.org, dove chiunque può leggerli o scaricarli in modo del tutto legale.
Il contenuto della rivista in formato html è accessibile anche dal sito di Linux Journal, ma come al solito non c’è nessun link che permetta di arrivarci dalla pagina principale (e probabilmente nemmeno dalle altre). Lo storico primo numero si trova a questo link, https://www.linuxjournal.com/issue/1, per accedere agli altri basta cambiare opportunamente il numero alla fine dell’URL (l’ultimo numero disponibile è il 206 di giugno 2011). In questo caso l’amministratore del sito non ha colpe, era normale per Linux Journal rendere liberamente accessibili i numeri della rivista dopo alcuni mesi dalla pubblicazione. Probabilmente hanno smesso di farlo quando hanno lanciato l’edizione digitale migliorata della rivista. Provatela ed avrete una sorpresa.
R.I.P., Linux Journal, che gli elettroni ti siano lievi.
-
A parte Linux Gazette, che però più che una rivista era una fanzine per il web pubblicata da volontari appassionati di Linux (l’archivio funzionante di tutti i numeri di LG si trova qui). ↩