Come ho già scritto, non uso molto i programmi di mappe mentali, ma il commento di Federico Morchio (aka frix) all’articolo dedicato all’inutile Workflow Visualizer è troppo ghiotto per non promuoverlo ad articolo completo.
Io mi sono limitato solo alle figure, provando a realizzare la stessa mappa mentale con i programmi che uso, Scapple e Simple Mind Free. Tutto sommato mi piace di più quella fatta con Scapple, ma vediamo cosa ne pensate.
Ma ora lascio la parola a Federico.
Per le mappe a mio avviso ci sono diverse eccellenti applicazioni (mi limito ad evidenziarne alcune di quelle che ho provato).
iThoughts. Compatibile con Marked2, esporta/importa la in markdown. Ottima integrazione con iOS via dropbox o, meglio, iCloud. Selezioni la nota e ha la possibilità di scivere in una finestra appostita (che io tengo affiancata in verticale, ma potresti metterla sopra, orizzontale ecc…). Ti puoi fare il tema di visualizzazione… and so on. Grandioso. Vale ogni centesimo che spendi.
Omnigraffle. Di fatto è anche un software di disegno (semplice) vettoriale. Costa un po’. Fa moltissime cose. Meno pratico e veloce e più complesso di iThoughts.
Tinderbox. In questi giorni è uscita la versione 7. Demo completamente funzionante fino a 30 nodi, spesso sufficienti. Molto costoso. Anche qui associ una finestra di testo esteso al nodo. Le rules e le actions sono utilissime. Gli agents una manna se vuoi usare le note come una sorta di database di ciò che annoti. In un certo senso è come se taggassi le note e te le ritrovi organizzate. Se hai la testa e qualche nozione di programmazione (ma io sono alla base di questa catena alimentare) puoi fare molto.
MindMeister. Mappa mentale classica ma collaborativa. Graficamente e operativamente interessante. IL limite, per me, è che non puoi associare testo al nodo (come in iThoughts e Tinderbox).
Da qua in poi entri nel mondo delle mappe classiche e, a mio modo di vedere, sei incappato nelle meno interessanti.
Scapple. È interessante ma è veramente solo un immenso foglio virtuale entro cui ti appunti cose che puoi o meno collegare. Spartano ma efficace. Solito problema, per me, i nodi non hanno una finestra per un testo di approfondimento. Va bene per buttare giù le idee.
Figura 1. Mappa mentale realizzata con Scapple. Non è un gran che dal punto di vista grafico, ma si possono creare relazioni multiple (e anche inserire nodi isolati).
Il mio preferito è iThoughts che coniuga esigenze di mind-mapping veloce con possiblità di approfondimento e utilizzo per studio. Con il focus e la funzione video può davvero andare oltre…
Ho un rapporto strano con Tinderbox. Mi piace molto ma alla fine c’è sempre qualcosa che mi frena nell’usarlo troppo, forse è troppo complesso per me. Però, pur essendo un formato proprietario ti lascia esportare in html e xml, sicché, come dice la sua pubblicità, i dati sono i tuoi (se riesci a gestirli in quei formati, aggiungo io)
Non ho dimenticato FreeMind. Lo tengo per ultimo, una scelta ovvia (opensource) ed interessante. Soprattutto per avvicinarsi all’argomento e lavorare da subito.
Federico non parla di SimpleMind Free che io uso ogni tanto, forse solo perché è molto comoda da installare dall’App Store. Niente di che. Mappe carine e molto colorate, però aggiungere nuovi nodi o modificare il testo dei nodi già esistenti è molto più fastidioso che con Scapple. Non si possono nemmeno creare collegamenti multipli. Può essere utile per creare schemi semplici, da inserire in documenti di testo e presentazioni.
Figura 2. La stessa mappa mentale, questa volta realizzata con SimpleMind Free. Molto più colorata ma anche più rigida di Scapple.