Non sono un fanatico delle mappe mentali, ma ogni tanto le uso per buttare giù rapidamente qualche idea da sviluppare poi in modo più convenzionale.
In questi casi uso XMind, la versione gratuita è più che sufficiente per le mie esigenze, o Scapple, un ottimo prodotto sviluppato dalla stessa software house di Scrivener, uno dei migliori strumenti di scrittura che ci siano sul Mac (e su Windows).
Ma ieri volevo provare qualcosa di nuovo e ho fatto un giretto sull’App Store per vedere se c’era qualche nuova applicazione interessante di mind mapping, più che altro una scusa per raccogliere un po’ le idee.
Pochi click e ho installato tre o quattro applicazioni gratuite, quasi tutte versioni di prova delle applicazioni complete acquistabili con il solito meccanismo in-app.
Fra queste ce n’era una dal titolo altisonante, Workflow Visualizer - MindMap Master, il Maestro delle Mappe Mentali, nemmeno troppo accattivante dal punto di vista grafico, come è evidente guardando le immagini sull’App Store.
Non so bene perché ma l’ho scaricata lo stesso. E ho fatto bene, perché in cambio di dieci minuti del mio tempo ho avuto a che fare con una delle applicazioni più insulse e irritanti che possano essere concepite.
Il modello di acquisto in-app funziona più o meno così: lo sviluppatore mette sull’App Store una applicazione completa ma con qualche limitazione più o meno forte, dando modo agli utenti di provare liberamente le funzioni base del programma e di sbloccare eventualmente le funzionalità aggiuntive senza dover reinstallare tutto da zero. In alcuni casi ci sono livelli diversi di acquisto, che attivano funzioni via via più avanzate.
Workflow Visualizer è una di queste: la installi gratis dall’App Store, la provi e se ti piace acquisti direttamente da lì la versione completa.
Tutto questo in teoria, perché in realtà Workflow Visualizer ha tanta di quella pubblicità che non riesci nemmeno a provarla senza farti venire una crisi di nervi. Come potrebbe mai venirti voglia di spendere soldi per la versione completa è un vero mistero.
Ad ogni avvio di Workflow Visualizer c’è una attesa di 20 secondi, con uno spot che ti propone di rimuovere la pubblicità, al costo di 9.99 euro, o di acquistare iMap Builder Pro, una “semplice applicazione fatta apposta per mettere ordine nei tuoi pensieri, raggruppare le idee e farne una chiara mappa mentale”, che dovrebbe essere una versione più completa e professionale di Workflow Visualizer. Non posso saperlo, ogni volta che provo a lanciarla va immediatamente in crash, e comunque per 29.99 euro ci si aspetterebbe molto di più.
Ma lo spot iniziale non basta, la finestra principale di Workflow Visualizer mostra in continuazione un banner pubblicitario animato molto invasivo, che fa di tutto per distrarre da quello che stai facendo. Ovviamente il banner non si può chiudere, anche se l’icona con la “X” farebbe pensare il contrario. Se ci si clicca sopra, tenta di farti inserire la password dell’App Store, probabilmente per farti comprare (senza nemmeno avvisarti?) l’applicazione senza pubblicità o magari perfino iMap Builder Pro (io non ho provato ad inserire la mia password, se devo buttare i miei soldi preferisco scegliere qualcosa di meglio).
Se dopo tutto questo si prova ad usare Workflow Visualizer, ci si accorge che non è un programma di mind mapping ma piuttosto una banale applicazione che mette qualche disegnino colorato sullo schermo, senza creare le relazioni dinamiche fra i diversi elementi che sono tipiche dei programmi di mappe mentali. Altro che il Maestro delle Mappe Mentali!
A questo punto è perfino inutile notare che i disegnini sono rozzi, che non si possono ridimensionare o ruotare e non ci si può nemmeno scrivere dentro (le scritte sono indipendenti dal disegno), tutte cose normalissime per le applicazioni di questo tipo.
Però allo sviluppatore non bastava produrre una cosa così insulsa, ha pure pensato di interrompere il lavoro ogni due minuti (non esagero, l’ho cronometrato) con lo stesso spot visto all’inizio, forse confidando nel fatto che nessuno è in grado di reggere due minuti filati di uso di questo abominio di programma.1
Dimenticavo: lo spot pubblicitario si interrompe appena si mette il programma in secondo piano, per cui bisogna sciropparselo tutto ogni volta se si vuole continuare (chissà perché) ad usare Workflow Visualizer.
Che dire? Workflow Visualizer è così irritante (e sconcertante) da chiedersi cosa stesse pensando (o fumando) lo sviluppatore quando lo ha concepito. Perché nessuno può essere invogliato a comprare Workflow Visualizer (o iMap Builder Pro o qualunque altro prodotto di questa software house) dopo averlo provato.
Ma forse non è così. Perché è probabile che il vero business si basi sugli incauti che cliccano sulla “X” per chiudere il banner pubblicitario e si ritrovano con con una decina (o più) di euro in meno nel portafogli. Oppure su quelli che, infastiditi dalla pubblicità, provano a cliccare sul tasto che offre di rimuoverla e si ritrovano più poveri ma altrettanto insoddisfatti.
Basta guardare sul sito web di New Technologies per accorgersi che questa software house produce solo applicazioni scam, truffaldine, prodotti scopiazzati e tutti uguali fra loro, dove magari cambiano solo le icone. Una pratica che Apple dovrebbe stroncare con decisione al più presto.
Ovviamente Workflow Visualizer non è già più sul mio Mac, sono stato molto attento a cancellare qualunque traccia della sua immonda presenza dal mio hard-disk. Ho fatto lo stesso con “iMap Builder Business Edition” e “Oh! My Mind Mapping 2”, due altre applicazioni gratuite di Mind Mapping di New Technologies, che vanno in crash appena lanciate.
State lontani dai prodotti di New Technologies. Se una piccola sofware house come questa ha ben 193 applicazioni diverse sull’App Store, c’è di sicuro qualcosa che non va.
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Non ci sono riuscito nemmeno io, me ne sono accorto solo perché sono passato a fare dell’altro e al ritorno ho trovato lo spot che mi aspettava. ↩