– Fonte: Tom Shopper.
Quest’anno, per la connessione alla rete dal mare, ho utilizzato il router portatile PocketCube 4G LTE, in offerta da Tre ad appena 5 euro al mese con contratto biennale (purtroppo la promozione è finita).
Veramente un bell’oggettino: base/alimentatore inseribile direttamente in una presa elettrica e router LTE vero e proprio separato e collegato in modo sicuro alla base tramite un magnete molto potente. Il router sta normalmente sulla base, ma può essere facilmente rimosso e portato in giro, una presa micro-USB ne permette la ricarica in mobilità. Un prodotto di Huawei, ormai una delle migliori aziende di elettronica a livello mondiale, su specifiche di Tre Italia.
Ma ancora più spettacolare è stata l’offerta. Con i 5 euro mensili ho ottenuto ben 1 GB di traffico al giorno, e traffico illimitato nelle ore notturne. Un salto impressionante anche rispetto a solo 2-3 anni fa, quando si poteva avere uno o due GB al mese, non certo al giorno. Penso alla prima volta in assoluto in cui ho usato la rete al mare, nemmeno troppi anni fa: un centinaio di MB (credo alla settimana se non al mese) sotto rete GPRS, lenta anche solo per leggere la posta elettronica.
Tutto bene, allora? Devo ammettere che quando c’era banda la connessione è sempre stata ottima: Netflix si vedeva bene e senza scatti, anche l’attesa iniziale era ridotta, quasi come a casa con la fibra ottica. Nessun problema, naturalmente, per la posta elettronica e la navigazione sul web o per scaricare il quotidiano in versione elettronica.
Purtroppo la banda disponibile sotto rete Tre non era sempre adeguata. Il sabato e la domenica il router si sedeva e diventava quasi inutilizzabile per tutto il giorno, chiaramente la banda offerta nella mia zona dal gestore non era sufficiente a gestire l’affollamento del week-end.
A onor del vero, la stessa cosa succedeva anche gli anni passati con i router e gli operatori che ho provato nel corso del tempo, ma forse quest’anno è andata peggio. O forse sono le aspettative che si sono alzate.
Tutto sommato un problema minore, almeno per me che non avevo bisogno di usare il router per lavorare, e di cui ero consapevole anche prima di sottoscrivere il contratto. In fondo mi piace fare una pausa ogni tanto, lasciar perdere per qualche ora i miei gadget elettronici e godermi l’isolamento, leggere un libro o fare una passeggiata.
Però forse una revisione della rete, soprattutto ora che Tre e Wind diventano una realtà unica, non sarebbe male: non è affatto detto che tutti i clienti la pensino come me. O che non abbiano bisogno di usare il proprio router per cose serie anche in vacanza.