Sabino Maggi
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Era una notte d’estate, ero solo in macchina e sentii per la prima volta Hard Sun, cantata da Eddie Vedder, un perfetto sconosciuto per me. La notte, il buio, il caldo, tutto contribuiva a renderla affascinante. Un momento magico.
Per sentirla meglio spensi persino il condizionatore e per tutto il resto del viaggio continuai a ripetermi il titolo per non correre il rischio di dimenticarlo. Appena arrivato a casa corsi a cercarla in rete per saperne di più.
Non avevo visto Into the Wild e quindi non sapevo che fosse un pezzo della colonna sonora del film, non sapevo nemmeno chi fosse Eddie Vedder, ma la canzone valeva, eccome se valeva.
La versione di Eddie Vedder è affascinante, ma la versione originale del semisconosciuto Indio, contenuta nel suo unico album Big Harvest del 1989, è altrettanto bella. Anzi forse ormai è la mia preferita.
Decisamente più banale è l’unica versione live che ho trovato, troppo veloce, troppo rockeggiante, con zero atmosfera. L’originale da studio è per una volta decisamente meglio.