Quando alcuni anni fa ho iniziato ad usare l’iPad, mi sono subito reso conto che poteva diventare il computer ideale per la maggior parte degli utenti.
Quanti utenti infatti hanno veramente bisogno della potenza – e delle complicazioni associate – di un PC (dove per PC
intendo un qualunque computer da scrivania, indipendentemente dal sistema operativo che usa)?
Quanti utenti usano regolarmente applicazioni avide di risorse come Photoshop, Pro Tools, Catia o Mathematica?
Quanti installano regolarmente nuovi software e non si limitano, per paura di far danni, ad usare solo le applicazioni preinstallate o al più quelle che il solito parente/amico/collega praticone installa nel corso della primissima fase di configurazione di un nuovo computer?
Voglio essere ottimista, diciamo il 5%?
Rimane quindi il 95% degli utenti, la stragrande maggioranza, che usa ogni giorno solo il browser, un programma di posta elettronica, qualche applicazione da ufficio (indovinate quale?) e poco più.
Per tutti loro l’iPad potrebbe veramente essere il computer ideale.1
Un computer semplice da usare, con cui interagire in modo naturale, quasi fosse un libro o un documento cartaceo. Un computer con il quale non si può avere paura di installare o disinstallare le applicazioni, perché ciascuna di esse è isolata e indipendente da tutte le altre.
Ma nonostante le previsioni, all’iPad finora è sempre mancato qualcosa che lo rendesse una alternativa realistica ad un computer completo. Ci sono parecchie ragioni per questo fra cui, in (personalissimo!) ordine inverso di importanza:
4. Una tastiera completa. Finora sull’iPad è mancata una tastiera completa come quella di un computer, con lettere e numeri insieme, e magari anche qualche tasto speciale. Un dito va benissimo per spostarsi rapidamente lungo un documento ma, quando ci si vuole posizionare in un punto preciso, i tasti freccia e le scorciatoie di tastiera sono molto più pratici (ad esempio, io uso continuamente ALT + tasti freccia
per muovermi velocemente all’interno di un testo, SHIFT + ALT + tasti freccia
per selezionare parole o righe intere, o SHIFT + ALT + CANC
per cancellare intere parole).
3. Uno schermo più grande. Lo spazio, si sa, non basta mai. Anche se per qualcuno lo schermo da 7” dell’iPad mini sembra più che sufficiente, uno schermo più grande non può fare che bene a chi volesse usare l’iPad per lavorare.
2. Multitasking. Il multitasking di iOS, tanto criticato in passato, funziona molto bene, ed è nettamente migliore di quello di Android, in particolare della versione 5 di Android, una vera porcheria. Passare da una applicazione all’altra è facilissimo, ma rimane il grosso limite di pover vedere una sola applicazione alla volta e sempre a schermo intero.2
1. Filesystem. Con iOS 8 sono stati fatti dei grossi passi avanti, ma piaccia o non piaccia, l’utilizzo produttivo dell’iPad ha bisogno di un filesystem vero e proprio, anche se semplificato rispetto ad OS X.
Tutto questo diventerà presto realtà con iOS 9, che finalmente supererà le limitazioni appena esposte.
Presto iCloud Disk fornirà (finalmente!) un filesystem all’iPad. Sarà purtroppo ancora fortemente limitato nelle dimensioni, i soliti miseri 5 GB (e questo inizia ad essere un problema), ma sarà anche un grosso passo avanti rispetto alla situazione attuale.
La funzione più attesa è però Split View, la possibilità di dividere lo schermo in due parti affiancate, ciascuna con la finestra di una applicazione diversa. Ma la cosa veramente geniale e innovativa è la possibilità di trascinare con il dito, Slide Over, un cursore, aumentando o riducendo la dimensione di una finestra rispetto all’altra. Nessun altro sistema operativo per tablet lo fa (e persino sulle ultime versioni di Windows desktop si possono affiancare automaticamente due finestre solo dividendo lo schermo a metà).
Può sembrare una sciocchezza ma, nonostante quello che pensano gli estimatori della scrittura zen o priva di distrazioni, chi scrive professionalmente ha quasi sempre bisogno di far riferimento ad informazioni presenti in altri documenti o in rete, e per tutti costoro poter usare due finestre affiancate è una vera benedizione.
Ma anche la tastiera estesa più grande, nascosta della beta di iOS 9, è molto interessante. Soprattutto perché sembra confermare indirettamente l’arrivo (finalmente!) del cosiddetto iPad Pro, l’iPad con lo schermo da 12-13” di cui si parla da anni. Un iPad dove i documenti potranno essere visti a dimensione naturale e in verticale, esattamente come su un normale foglio di carta. Un ulteriore passo avanti verso una gestione pratica dei documenti elettronici.
A questo si aggiunga che la tastiera estesa, lo Split View, lo Slide Over, diventano particolarmente utili ed usabili con uno schermo di dimensioni maggiori.3
Forse questa è veramente la volta buona per rendere finalmente l’iPad il vero computer per tutti, il sostituto degli attuali PC per la maggior parte degli utenti. Molto più pratico e facile da usare ma altrettanto produttivo.
Magari associato ad una tastiera wireless esterna, utile per tutti i casi in cui si debba scrivere parecchio, e ad una buona penna per scrivere e disegnare sullo schermo come se fosse un foglio di carta.
Perché accontentarsi di meno?
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L’iPad, non sistemi ibridi come il Surface, che sono a tutti gli effetti dei veri e propri PC travestiti da tablet, con tutte le complicazioni associate ad un PC. ↩
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Che è comunque il modo in cui tante persone usano i loro PC, massimizzando a tutto schermo tutte le finestre. Un vero spreco di spazio sui monitor wide-screen attuali. ↩
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Purtroppo queste funzioni saranno utilizzabili appieno solo con l’iPad Air 2 e con le nuove versioni degli iPad. ↩