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Playlist per Bora Bora: Time After Time

Sabino Maggi Sabino Maggi Segui 21-Jun-2015 · 1 minuto di lettura
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[youtube https://www.youtube.com/watch?v=rE8y7QAJ3ug]

Il sottotitolo di questo post potrebbe essere Come un genio può trasformare anche una canzoncina da niente in un capolavoro.

È quello che è successo a Time After Time di Cindy Lauper, arrivata al primo posto delle classifiche USA del 1984 e considerata uno dei pezzi migliori della cantante americana e una delle canzoni simbolo degli anni ‘80.1

Time After Time nella versione originale è una canzoncina pop carina ma niente di più, che ci appesantirebbe troppo nel nostro viaggio verso Bora Bora.

Per sua fortuna un genio come Miles Davis l’ha resa un capolavoro intramontabile. Nel 1985, appena un anno dopo l’uscita della versione originale, Miles Davis incluse la sua versione di Time After Time nell’album You Are Under Arrest, uno dei suoi ultimi dischi. In questa versione, la tromba di Miles la fa da padrone dalla prima all’ultima nota. Entusiasmante.

Ancora più affascinanti sono le versioni live successive, molto più lunghe e rarefatte, sempre più lontane dall’originale, in cui Miles da notevole spazio agli altri strumenti del gruppo. Miles è ormai vecchio e stanco, sembra suonare più per se che per il pubblico, ma le poche note che riesce a fare sono ancora magiche.

Purtroppo su YouTube non si trova moltissimo, un concerto a Tokyo del 1985, una versione registrata alla TV giapponese nel 1987 e una esibizione al Festival Jazz di Montreux del 1988.

Molto meglio rivolgersi a Spotify, ed ascoltare i brani di questa playlist (contiene anche la versione originale di Cindy Lauper e due cover molto belle del Manhattan Transfer e di Tuck & Patty). Difficile dire quale sia la versione migliore. Io sono indeciso fra questo concerto al North Sea Jazz Festival del 1985 e questa registrazione al festival di Nizza del 1986.

  1. Da non confondere con la canzone omonima del 1947 cantata da Frank Sinatra e dal grande, grandissimo Chet Baker

Sabino Maggi
Pubblicato da Sabino Maggi Segui
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