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I limiti di Wordpress.com: generatori di siti web statici

Sabino Maggi Sabino Maggi Segui 9-Aug-2014 · 3 minuti di lettura
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Come ho già scritto qualche giorno fa, ci sono letteralmente decine di generatori di siti web statici, quasi quante sono le distribuzioni di Linux. Io nei miei bookmark ne ho una trentina.

Come orientarsi in questa moltitudine?

Per le distribuzioni di Linux esiste Distrowatch, un sito popolarissimo che cerca di classificarle tutte. Analogamente, esistono almeno due siti che cercano di elencare tutti i generatori di siti web statici: StaticGen e Static Site Generators. L’approccio dei due è totalmente diverso anche se le informazioni riportate sono praticamente le stesse.

Il primo ordina di default i generatori di siti statici in base alla popolarità, ma si possono applicare vari filtri basati sul linguaggio di programmazione, la valutazione degli utenti e persino gli issue, i problemi riscontrati dagli utenti.

L’altro è apparentemente una tabella ordinata alfabeticamente (in questo momento elenca ben 289 sistemi diversi!), ma cliccando sulle intestazioni si può ordinarla in base al linguaggio di programmazione, alla valutazione degli utenti o alla data in cui il sistema è stato aggiornato per l’ultima volta. Quest’ultima è una informazione utilissima, se un sistema non è aggiornato da anni non vale la pena perderci tempo.

Provando ad applicare un po’ di filtri si copre che esiste perfino un generatore, StatiKiss Framework, basato su Bash, ma il sito web ufficiale contenente la documentazione non risponde. In realtà esisteva un’altro sistema interessante basato su Bash, NanoBlogger, il cui sviluppo è stato però sospeso all’inizio del 2013. Evidentemente Bash non va bene per sviluppare siti web.

Si può trovare anche Zodiac, un generatore di siti statici scritto in AWK, un linguaggio perfetto per la manipolazione di file di testo, sviluppato fra gli altri da Brian Kernighan, uno dei padri di Unix e del linguaggio C. A leggere il README Zodiac sembra semplice da usare, supporta markdown e la struttura delle directory in cui sono organizzati i documenti utilizzati per generare il sito è ragionevole. Ma purtroppo la popolarità di Zodiac è scarsa, scarsissima. Si potrebbe di certo usare per un progetto personale e soprattutto per imparare, ma è impensabile volere sostituire Wordpress con qualcosa come Zodiac. A chi rivolgersi, dove cercare aiuto e documentazione se si volesse fare qualcosa di non previsto dal programmatore, ad esempio gestire un sistema di commenti?

Fra i generatori di siti web statici ci sono persino due sistemi scritti in .NET. Ma vogliamo farci veramente del male?

Ma lasciamo perdere le curiosità. Quali sono invece i top player? Quali sono i sistemi più popolari, più diffusi e, si spera, più affidabili? Facile, il primo in assoluto è Jekyll, un generatore sviluppato in Ruby, un linguaggio di programmazione che è più o meno la risposta giapponese a Python, molto diffuso per sviluppare applicazioni web. Seguono Octopress (un derivato semplificato di Jekyll, il cui sviluppo però è fermo dal 2011), Pelican in Python, Middleman ancora in Ruby e Hexo in JavaScript.

Ci sono comunque altri generatori interessanti, alcuni con nomi veramente curiosi, Ruhoh, Hugo, Pico, Calepin, DropPages, Pancake, Anchor CMS, Hyde, Sculpin, HTMLy,Dropplets, Chronicle. Esiste persino il venerabile (ha quasi 10 anni!) Dir2web, l’unico prodotto italiano che conosca.

Non mancato anche i prodotti a pagamento come Kirby e Statamic. O come Cactus, che è pure specifico per il solo Mac.

Per questi ultimi no grazie, il web nasce e deve rimanere multipiattaforma, sistemi sviluppati per uno specifico sistema operativo non mi vanno bene a priori. E trovo pure irragionevole cercare di vendere questi prodotti: se devo pagare per Statamic, quanto dovrei dare agli sviluppatori di Apache? Sei uno sviluppatore e vuoi guadagnarci? Distribuisci gratis il prodotto, dimostra nei fatti che è buono, fai in modo che diventi il più popolare possibile e poi vendi il supporto. Cercare di vendere software come questi, che subiscono la concorrenza di sistemi equivalenti, gratuiti e di qualità analoga se non migliore, è veramente sciocco.

Sabino Maggi
Pubblicato da Sabino Maggi Segui
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