Stavo leggendo più o meno distrattamente uno dei tanti comunicati che arrivano giornalmente nella mia casella di posta elettronica. Si trattava della ennesima proposta di riorganizzazione del governo in carica, il solito gioco delle tre carte che sposta le poltrone qui e là, riduce i finanziamenti, precarizza sempre di più il personale e lascia il resto come prima.
Arrivato al punto 16, “riorganizzazione strategica della ricerca pubblica, aggregando gli oltre 20 enti che svolgono funzioni simili, per dare vita a centri di eccellenza”, salto sulla sedia:
… accorpamento INRIM [1] con il settore ISPRA-meteorologia [2]; …
Non si tratta di certo del tunnel della Gelmini, ma qualcuno sarebbe così cortese da spiegare a questi cosiddetti “riorganizzatori” la differenza fra metrologia e meteorologia?
Siamo in buone mani.
[1] L’INRIM, Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (ex Istituto Elettrotecnico Nazionale Galileo Ferraris) di Torino, è l’istituto primario di metrologia in Italia e si occupa di “scienza delle misure e dei materiali, sviluppa tecnologie e dispositivi innovativi.”
[2] L’ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, è un ente di ricerca istituito nel 2008 dalla fusione di altri enti di ricerca e si occupa di protezione e ricerca in campo ambientale.