Nel post precedente abbiamo fatto la conoscenza con Homebrew, uno dei sistemi di gestione dei pacchetti software open source di derivazione Unix/Linux sviluppati per OS X.
Dopo la lunga introduzione al sistema con i suoi pro e contro è ora di sporcarsi le mani imparando ad installare (e, non si sa mai, a disinstallare) Homebrew.
Homebrew può essere installato sui Mac con processore Intel ed è compatibile con le versioni di OS X più recenti fino a OS X 10.5.8 (Leopard). Esiste anche una versione sperimentale (Tigerbrew) per i vecchi processori PowerPC, compatibile con Leopard e perfino con Tiger.
Installazione di Xcode
Prima di installare Homebrew è necessario aver installato Xcode, lo strumento principale per sviluppare le applicazioni per OS X e iOS, o almeno i Command Line Tools
, gli strumenti a linea di comando che sono un sottoinsieme dell’Xcode completo.
Il pacchetto Xcode compatibile con le versioni di OS X da Snow Leopard in poi può essere installato direttamente dall’App Store. Gli utenti di Leopard possono scaricare l’ultima versione compatibile (la 3.1.4) dopo essersi registrati gratuitamente sul sito Developer della Apple (si può anche usare il proprio Apple ID). Per trovare rapidamente il link al pacchetto di installazione basta inserire la stringa “xcode 3.1.4” nel campo di ricerca in alto a sinistra.
La procedura esatta per installare i Command Line Tools
cambia purtroppo a seconda della versione di Xcode.
-
I
Command Line Tools
sono integrati in Xcode 3.1.4 e non si possono installare separatamente dal resto del pacchetto. Bisogna solo assicurarsi che siano selezionati nel corso dell’installazione di Xcode. -
Con Xcode 4.x e 5.0, si deve eseguire l’applicazione, selezionare Preferenze dal menu di Xcode e, dopo aver cliccato sull’icona Downloads, selezionare l’installazione dei
Command Line Tools
. -
A partire dalla versione 5.0.1 di Xcode, i
Command Line Tools
non sono più integrati in Xcode e devono essere scaricati manualmente dal sito Developer della Apple.
In alternativa, con le ultime versioni di OS X si può eseguire dal Terminale (si trova in /Applicazioni/Utility) il comando
$ sudo xcode-select --install
Ricordo che il $
indica il prompt del Terminale e non va inserito. Ricordo anche che sudo
permette ad un utente di OS X di eseguire i comandi del Terminale come se fosse l’onnipotente amministratore (root
) dei sistemi Unix/Linux. Non tutti gli utenti di un Mac possono eseguire sudo
, ma di sicuro può farlo almeno l’utente creato al momento dell’installazione di OS X – a cui viene assegnato automaticamente il ruolo di amministratore del sistema – ma solo dopo aver protetto il proprio account con una password (preferibilmente decente).
Dopo aver inserito la password associata al proprio account, comparirà la finestra mostrata in Figura 1.
A questo punto si può premere Install
per installare i soli Command Line Tools
, oppure premere Get Xcode
per installare Xcode dall’App Store. Io ho sempre installato l’Xcode completo sui miei Mac e non ho idea se la prima opzione possa creare dei problemi. In ogni caso, si può sempre installare anche in seguito l’intero Xcode dall’App Store (reinstallando eventualmente da zero Homebrew). Per maggiori dettagli, è utile consultare questa pagina web che purtroppo non è aggiornata a Mavericks.
Installazione di Homebrew
Per installare Homebrew basta aprire il Terminale ed eseguire il comando
$ ruby -e “$(curl -fsSL https://raw.github.com/Homebrew/homebrew/go/install)”
$ ruby -e “$(curl -fsSL https://raw.githubusercontent.com/Homebrew/install/master/install)”
/bin/bash -c "$(curl -fsSL https://raw.githubusercontent.com/Homebrew/install/HEAD/install.sh)"
In pochi minuti Homebrew verrà scaricato ed installato automaticamente in /usr/local/
(Figura 2). Tutto qui.
Subito dopo l’installazione è consigliabile eseguire immediatamente il comando
$ brew doctor
che, come indica il nome, controlla che non ci siano conflitti fra i file installati da Homebrew e quelli eventualmente già presenti in /usr/local/
.
Il controllo eseguito da brew doctor
è molto accurato, forse persino troppo, come mostrato in Figura 3, dove compaiono una serie di avvisi (warning
) dovuti alla presenza sul mio Mac dei file installati da MacTex in parallelo ad Homebrew. Questi avvisi non sono preoccupanti – solo gli errori veri e propri lo sono – ma ci vuole un po’ per imparare a districarsi fra errori veri e propri e semplici avvisi.
Disinstallazione di Homebrew
Non si sa mai. Magari le cose non funzionano, magari Homebrew non ci piace e vogliamo tornare a MacPorts o Fink… È sempre utile sapere come fare a disinstallare Homebrew (o un qualunque altro pacchetto software) dal sistema.
In due parole: bisogna eseguire nel Terminale lo script bash
contenuto nella pagina Uninstall Homebrew.
Chi ha conoscenze sufficienti del Terminale può finire di leggere qui. Per gli altri, ho cercato di elaborare una serie di istruzioni dettagliate da seguire passo passo.
Innanzi tutto bisogna andare alla pagina web Uninstall Homebrew, cliccare sul tasto Download Gist
e salvare il file gist1173223-afa922fc4ea5851578f4680c6ac11a54a84ff20c.tar.gz
(questo è il nome attuale del file, nel vostro caso può essere diverso) in una qualunque cartella del disco rigido (ad esempio sulla Scrivania o, nel gergo del Terminale, sul Desktop
). Lanciare poi il Terminale ed eseguire i comandi
$ cd Desktop
$ tar -xzf gist1173223-afa922fc4ea5851578f4680c6ac11a54a84ff20c.tar.gz
$ cd gist1173223-afa922fc4ea5851578f4680c6ac11a54a84ff20c
$ sh ./uninstall_homebrew.sh
In pochi secondi Homebrew verrà rimosso dal sistema senza toccare gli eventuali altri file presenti in /usr/local/
(Figura 4).
La sequenza di comandi serve a (1) spostarsi nella cartella Desktop
cioè sulla Scrivania del Mac, (2) scompattare il file compresso gist....tar.gz
, (3) spostarsi nella cartella creata dopo la decompressione del file (non serve scrivere il nome completo della cartella, è sufficiente inserire i primi caratteri e premere il tasto Tab e il sistema provvederà ad aggiungere il resto automaticamente) e infine (4) eseguire lo script bash
che effettua la disinstallazione vera e propria di Homebrew.
Alla fine del processo di disinstallazione compare di nuovo nel Terminale il simbolo $
. Una volta chiuso il Terminale si può tranquillamente rimuovere dal Desktop il file gist1173223-afa922fc4ea5851578f4680c6ac11a54a84ff20c.tar.gz
e la cartella relativa.
Credetemi, è molto più complicato descrivere la procedura nei dettagli che eseguirla!
La prossima volta, prometto, sarà davvero la volta dei comandi di base di Homebrew.