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Un dominio personale

Sabino Maggi Sabino Maggi Segui 6-Mar-2014 · 2 minuti di lettura
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Dopo solo due mesi dalla nascita di questo blog i limiti di Wordpress.com sono diventati evidenti, tanto da spingermi ad acquistare (tecnicamente affittare) il dominio melabit.com in modo da poter effettuare una transizione su una piattaforma più flessibile.

Devo ammettere che nel complesso Wordpress.com non è affatto male. L’interfaccia di gestione del blog è un po’ pesante, è vero, ma comunque è molto migliorata negli ultimi anni. Anche la configurazione del blog è sufficientemente flessibile, soprattutto se teniamo conto che le funzionalità principali della piattaforma sono totalmente gratuite.

Mi è anche piaciuta la possibilità di poter provare i temi grafici sul sito live, che è l’unico modo per testare in modo approfondito l’effetto reale del tema grafico scelto. Io ho dovuto scartare moltissimi temi che mi piacevano solo perché non mostravano in modo accettabile i (pochi finora) frammenti di codice che ho inserito nel testo dei post. Probabilmente su un semplice sito di prova non sarei riuscito ad accorgermi di questi dettagli, o me ne sarei accorto troppo tardi.

Al confronto, Blogger è tremendo. L’ho provato a lungo prima di decidere e mi è sembrato decisamente meno pratico da usare di Wordpress.com. Una delle cose più sgradevoli era il fatto che ogni cambiamento del tema scombinasse completamente l’impostazione del sito: per correggere gli errori dovevo resettare tutto alle impostazioni di default o, a volte, perfino correggere a mano il codice di impostazione dei widget! Per uno strumento rivolto agli utenti comuni e prodotto da un gigante come Google non è certo un buon biglietto da visita.

Però anche Wordpress ha gravi limiti. I due più seri e legati fra loro sono l’impossibilità di effettuare il backup del sito e la cattiva implementazione del codice di markdown, utilizzabile per scrivere i post al posto dell’html. All’inizio è successo parecchie volte che il sorgente in markdown venisse convertito in html, senza alcuna possibilità di recuperarlo da un backup.

Per non perdere il sorgente degli articoli sono quindi stato costretto a scrivere il testo degli articoli sul Mac con un editor specifico per markdown (io preferisco MultiMarkdown Composer e Markdown Pro, ma ne riparleremo in dettaglio prima o poi) per poi copiarlo a mano nell’editor online di Wordpress.

Decisamente poco pratico, anche perché poi ogni ulteriore correzione prima della pubblicazione del post deve essere sincronizzata con il sorgente sul Mac. E da (anche) sviluppatore, trovo assurdo il dover tenere lo stesso codice in posti diversi, una pratica che induce troppo facilmente all’errore.

Un’altro limite, meno serio, è legato alle immagini. L’upload dei file grafici è molto lento e bisogna necessariamente usare l’html per inserire le immagini nel testo dell’articolo, o almeno io non sono riuscito a farlo in markdown.

Insomma, è arrivata rapidamente l’ora di cambiare. Il nome di dominio personale è il presupposto. Ma per la transizione vera e propria ci vorrà ancora tempo.

Sabino Maggi
Pubblicato da Sabino Maggi Segui
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