programmazione,

Rinominare i file con il Terminale

Sabino Maggi Sabino Maggi Segui 21-Dec-2013 · 3 minuti di lettura
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Tempo fa ho partecipato ad un sondaggio online del Ministero dell’Istruzione relativo al valore legale del titolo di studio. Mentre creavo l’account e compilavo il questionario, ho eseguito una serie di screenshot delle pagine del browser, a futura memoria e ho messo tutte le immagini in una cartella apposita.

Alla fine di tutto mi sono trovato con parecchie immagini, chiamate Screen shot anno-mese-giorno at ora.minuto.secondo contenenti quindi la data e l’ora del momento dell’acquisizione. Ovviamente volevo rinominarle in un modo più comprensibile. Farlo a mano era fuori discussione.

Ma sul Mac che stavo usando in quel momento non ho trovato nessun programma di rinominazione dei file, e non avevo voglia di andarne a cercare uno affidabile in rete. E poi, se lo avessi fatto, come avrei potuto scrivere questo post?

Ho deciso che bash avrebbe fatto il lavoro sporco per me. Bash è l’interprete di comandi da terminale usato di default in Mac OS X, con il quale si possono lanciare comandi per copiare i file, rinominarli, creare cartelle (o più propriamente, directory), eseguire ricerche di file o ricerche nel contenuto dei file stessi, compiere cicli ripetitivi e decine di altre cose essenziali per un uso produttivo del computer.

Ho lanciato il Terminale (sul Mac è in Applicazioni -> Utility) e mi sono spostato nella cartella (directory!) dove avevo salvato le immagini. Come?

Con Mac OS X (e anche con Linux) è molto semplice. Basta per prima cosa andare alla cartella desiderata con il Finder. Poi lanciare il Terminale e scrivere, dopo il prompt di bash (cioè dopo il simbolo del $)

$ cd

seguito da uno spazio, poi tornare al Finder, selezionare la piccola con che simboleggia la cartella aperta, posta in alto al centro della barra del Finder, e trascinare l’icona sul Terminale aperto. Molto più complicato da scrivere che da fare.

Insomma, se supponiamo di aver messo gli screenshot nella cartella immagini sul Desktop, dopo questa operazione nel Terminale dovremmo vedere

$ cd /Users/nome_utente/Desktop/immagini

dove nome_utente è il nome breve dell’utente che sta usando il Mac, stabilito alla prima esecuzione di OS X durante la configurazione del sistema operativo.

Rinominare i file #1

Premiamo invio e andremo così all’interno della directory desiderata.

Per elencare i file contenuti nella cartella, basta eseguire il comando

$ ls -1

(“ls meno uno”) che mostrerà il solo elenco dei file, oppure

$ ls -l

(“ls meno elle”) con il quale otterremo parecchie informazioni in più, fra cui data e ora in cui i file sono stati creati.

Rinominare i file #2

A questo punto, scriviamo nel Terminale questo comando (attenzione, deve stare su un’unica riga)

$ cnt=0; find . -name "*.png" -print | while read i; do mv "${i}" immagine_$cnt; (( cnt++ )); done

Voilà. I nostri file sono stati rinominati in immagine_0, immagine_1, etc. La rinominazione non è perfetta ma accontentiamoci, almeno per ora.

Rinominare i file #3

Essere riusciti a rinominare i file con una sola riga di comandi bash è per ora più che soddisfacente.

Questa semplice riga di comandi contiene però una quantità inimmaginabile di strumenti e di concetti fondamentali, che cercheremo di approfondire nel corso del tempo.


P.S.: Quello che è particolarmente divertente è che ho potuto partecipare al cosiddetto sondaggio del Ministero anche con un nome totalmente inventato. Sono riuscito ad entrare senza trucchi nel sito, utilizzando solo un codice fiscale basato sulla mia identità fittizia e la password inviata dal Ministero ad un indirizzo email creato appositamente.

Le immagini che ho catturato dalla finestra del browser lo testimoniano. Tanto per dimostrare quanto siano affidabili certe applicazioni web.

Ne riparleremo.

Sabino Maggi
Pubblicato da Sabino Maggi Segui
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